Nuove frontiere
Rivoluzione nel mondo della enogastronomia, ecco il primo sommelier robotico con IA
In un’epoca in cui l’Intelligenza Artificiale (AI) si insinua in ogni aspetto della nostra vita quotidiana, dal settore medico a quello finanziario, è giunto il momento di alzare il calice per dare il benvenuto a Hypertaste, il primo sommelier robotico dotato di IA.
L’aspetto più sorprendente del robot è il suo metodo di “sensing combinatorio”, che consente al robot di testare liquidi e riconoscerne la composizione in modo istantaneo. Gli algoritmi sofisticati elaborano le risposte simultanee provenienti da diversi sensori e le confrontano con un vasto database, fornendo risultati dettagliati tramite un’applicazione per smartphone. La versatilità del robot si rivela nei numerosi campi di applicazione, dalla rilevazione di eventuali alterazioni o contraffazioni di un prodotto all’analisi approfondita della composizione chimica, offrendo dati su contenuto e qualità.
Uno degli aspetti più intriganti del progetto è la capacità di rispondere a domande specifiche sulle bevande, come identificare se un vino è un Chianti o un Pinot nero, determinare la percentuale di Sangiovese e Merlot, e persino valutare l’acidità di un vino. È come dotare una macchina del senso del gusto, un’innovazione destinata a rivoluzionare l’approccio alla degustazione e alla selezione dei vini. Hypertaste viene addestrato attraverso una vasta gamma di campioni di liquidi, creando una sorta di “impronta digitale chimica” per ciascuno di essi.
Queste impronte vengono confrontate tra loro per individuare similitudini e differenze, creando un pattern di riferimento che va oltre la mera analisi visiva. Oltre al suo impatto nel mondo della degustazione, il robot dimostra la sua utilità nel rilevare la provenienza geografica di un vino, identificare il vitigno da cui è ottenuto e confrontarlo con altri vini. Inoltre, è in grado di suggerire il tipo di vitigno più adatto a essere piantato su un determinato terreno, ampliando così il suo ruolo nell’agricoltura vitivinicola.
Tra i molteplici utilizzi, infine, spicca il ruolo cruciale nel controllo dell’autenticità dei prodotti, contribuendo a combattere la contraffazione e a garantire la qualità ai consumatori. L’avvento di questo sommelier robotico segna un passo avanti significativo nell’unione tra tecnologia e enogastronomia, aprendo nuovi orizzonti nell’esplorazione e nella comprensione del mondo dei liquidi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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