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“Si torna a confrontarci assieme”, al via i bandi sui Progetti Integrati di Filiera
Al via i bandi sui Progetti Integrati di Filiera. Parliamo dei PIF che aggregano gli attori di una filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione, commercializzazione ecc.) per affrontare problemi della stessa filiera e per migliorare le relazioni di mercato. I bandi sono stati presentati a Palermo, all’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Ateneo palermitano in occasione di un evento-confronto a cui hanno partecipato imprenditori, rappresentanti di associazioni di categoria, di ordini professionali e del mondo universitario.
I bandi sui Progetti Integrati di Filiera
Dopo i saluti istituzionali di Maurizio Carta, in rappresentanza del Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Palermo, di Tiziano Caruso, direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, e di Gregory Bongiorno, presidente di Sicindustria, il direttore del dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana, Dario Cartabellotta ha illustrato i Progetti Integrati di Filiera identificandone lo stato attuale e le prospettive per lo sviluppo dell’agricoltura siciliana. “La nostra Isola ha un tessuto produttivo straordinariamente variegato, grazie a una vocazione climatica che può ospitare una preziosa diversificazione colturale – ha affermato Cartabellotta -. Con Progetti Integrati di Filiera vogliamo introdurre delle dinamiche strutturali, perché nella filiera è importante fare rete e saper sfruttare l’economia circolare”.
In altre parole, “l’agricoltura si rende così necessaria per lo sviluppo del territorio: da un lato finanziamo le imprese che vogliono strutturassi e dall’altro finanziamo le aziende che vogliono riprendersi, e per la prima volta troviamo anche nelle banche una nuova sensibilità” ha evidenziato. L’idea, secondo Cartabellotta, “è quella di mettere sul tavolo un’interlocuzione e dei progetti strutturati che, grazie a un sistema di affidabilità e di professionalità, siano utili oggi e nel futuro e che possano contare sulla durabilità degli investimenti, che sono alla base di una sana economia”. Tuttavia, il direttore del dipartimento Agricoltura è consapevole che i PIF non è la panacea di tutti i mali “ma sicuramente è un tema sul quale tornare a confrontarci insieme”.
Gli istituti finanziari presenti all’evento si sono mostrati pronti a fare la loro parte. “L’agricoltura è fondamentale per il territorio e le prospettive di crescita – ha affermato Gaetanino Cascone, Executive Advisory Partner di BNL -. In Sicilia non possiamo fare agricoltura di massa ma dobbiamo farla di qualità. Uscendo dal principio del profitto a tutti i costi è fondamentale trovare l’etica dell’economia e nei Progetti Integrati di Filiera abbiamo trovato una maniera etica per far cambiare l’economia dell’agricoltura”. Per Cascone, sia la finanza alternativa, sia la finanza tradizionale “saranno utili per questi progetti, e per l’imprenditore agricolo sarà fondamentale camminare di pari passo con l’istituto bancario nella progettazione”.
A concludere i lavori l’assessore all’Agricoltura, allo Sviluppo Rurale e alla Pesca Mediterranea, della Regione Siciliana, Toni Scilla che ha rimarcato “la necessità di finanziare progetti con una redditività veloce per poter accrescere lo sviluppo del nostro territorio e le sue potenzialità”. I bandi sui Progetti Integrati di Filiera sono rivolti ai settori della Zootecnia, Frutta a guscio e Florovivaismo.
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