
Parlamento rurale europeo, l’Italia parla “siciliano” ai lavori di Kielce
di Sergio Campanella*
Dopo il formale riconoscimento da parte del Parlamento Rurale Europeo (ERP) del Comitato Promotore del Parlamento Rurale Italiano, fondato in Italia da Nino Sutera nel 2012, l’ente è stato formalmente accolto ai lavori di Kielce (Polonia) per esprimere la voce delle comunità rurali italiane in Europa partecipando alle visite di studio sui progetti infrastrutturali implementati dal GAL “Perly Czarnej Nidi” nei villaggi di Morawica e Chęciny, che hanno incrementato il valore identitario e la vitalità dell’area, così come il senso di appartenenza dei residenti al proprio territorio, evitando l’esodo verso l’attrattivo polo urbano di Kielce e la condanna al ruolo di “periferie pendolari”.
Aderisci al comitato promotore
In merito al Patto Rurale, oltre ai pilastri che lo caratterizzano sulle comunità rurali più forti, più connesse, più prospere e più resilienti, si è focalizzata l’attenzione circa il ruolo di strumento per l’empowerment locale, che vede scomporre il Patto Rurale in dimensioni sempre più adatte ai contesti locali, fino al Patto di Villaggio, che in Finlandia ha condotto alla costituzione di una Rete nazionale dei Patti di Villaggio. Quanto al workshop sull’Economia Sociale, si è analizzato il suo ruolo in ambito rurale non solo in merito alla diversificazione delle attività rurali, ma per affermare che in una visione di lungo termine, il tema dell’agrisociale dev’essere considerato come fattore di resilienza e di empowerment delle comunità rurali, che va potenziato nella pianificazione partecipata delle azioni locali.