Terrà

È stato avviato a Ragusa il secondo corso regionale per operatori pratici nel campo della fecondazione artificiale bovina, un’iniziativa di grande rilevanza per il comparto zootecnico siciliano. Promosso dall’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia (ISZSi) in collaborazione con il Dipartimento Regionale Agricoltura, il corso si rivolge a 30 giovani allevatori provenienti da tutta l’isola e si concluderà nel marzo 2025. Questo percorso formativo rappresenta un importante passo avanti nell’aggiornamento degli allevatori, con l’obiettivo di ampliare le competenze tecniche necessarie al miglioramento genetico delle bovine.

La fase teorica: approfondimenti su anatomia, gestione sanitaria e benessere animale

La prima fase del corso si è svolta presso i locali della Sede dell’Assessorato Attività Produttive nella zona artigianale di Ragusa. Qui, i partecipanti hanno affrontato argomenti fondamentali come l’anatomia e la fisiologia dell’apparato riproduttore bovino, oltre a tematiche riguardanti l’alimentazione, la gestione sanitaria, il benessere animale e il management aziendale.

Grazie alla partecipazione di docenti esperti provenienti da istituzioni prestigiose come l’Ospedale Veterinario Universitario Didattico (OVUD) dell’Università di Messina (UniME), i dipartimenti di UniPA e UniCT e l’ISZSi, i corsisti hanno potuto approfondire tecniche avanzate. Tra queste, il prelievo e la conservazione del seme, degli ovociti e degli embrioni, con dimostrazioni pratiche su organi anatomici per comprendere meglio l’apparato riproduttivo dei ruminanti. Particolare attenzione è stata dedicata alle tecniche di inseminazione artificiale e di embryo transfer, strumenti fondamentali per il miglioramento genetico. Inoltre, i partecipanti hanno seguito lezioni sul seme sessato, una tecnologia chiave per incrementare la produttività delle mandrie.

La fase pratica: applicazione sul campo e innovazione

La fase pratica del corso ha offerto un’esperienza unica per i partecipanti, permettendo loro di mettere in pratica quanto appreso durante le lezioni teoriche. Un momento particolarmente atteso è stato il prelievo di seme da un toro ad alto valore genetico, dove sono state illustrate tecniche di raccolta e conservazione. I corsisti hanno partecipato anche a sessioni di embryo transfer, apprendendo come pianificare e realizzare programmi strategici per il miglioramento genetico.

Le aziende zootecniche della provincia di Ragusa hanno ospitato i partecipanti, offrendo un contesto reale in cui esercitarsi. Sotto la guida di esperti, i giovani allevatori hanno potuto operare direttamente sulle bovine, acquisendo manualità e sicurezza nelle tecniche di inseminazione artificiale. Questa esperienza ha rafforzato la consapevolezza sull’importanza del seme sessato e delle moderne tecnologie per il futuro della zootecnia siciliana.

L’impatto sul comparto zootecnico regionale

Il corso rappresenta un investimento significativo per la zootecnia regionale. “Un sistema zootecnico in continua evoluzione necessita di operatori tecnici altamente specializzati per mantenere standard elevati, sia a livello produttivo che gestionale” ha affermato il direttore del corso, Santo Caracappa. Mentre Vincenzo Guella, direttore dell’ISZSi, ha ribadito l’importanza della formazione continua per affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo.

Grazie a questa iniziativa, l’ISZSi si conferma un punto di riferimento per la formazione e l’innovazione nel settore zootecnico siciliano. La fusione tra tradizione e tecnologia risponde alle esigenze di una zootecnia sostenibile, garantendo successo e crescita per le aziende agricole. I partecipanti al corso, entusiasti dell’esperienza, hanno già manifestato l’intenzione di applicare le competenze acquisite nelle proprie aziende, contribuendo al miglioramento del comparto zootecnico regionale e alla valorizzazione delle risorse locali.

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