Nasce la grappa alla carruba. CioKarrua, un laboratorio del gusto
di Gianna Bozzali
Da semilavorato per le industrie alimentari e la zootecnia, ad alimento a sé, protagonista indiscusso di prodotti golosi, buoni e sani. Il carrubo, il frutto dei tipici alberi iblei, entra sempre più di frequente, in raffinate preparazioni gastronomiche. Ne è un esempio la Grappa di Nerello Mascalese alla carruba ideata da CioKarrua, azienda fondata a Frigintini (Ragusa) nel 1999 da Giorgio Cicero e oggi guidata con passione e competenza dal figlio Giovanni (classe 1984). Nessuno meglio di lui conosce i segreti, le caratteristiche organolettiche e le proprietà nutritive di questo frutto, in passato utilizzato dai contadini per sfamarsi durante le carestie e oggi annoverato dai nutrizionisti tra i super food, alimenti ricchissimi di fibre e a basso contenuto calorico.
La grappa si contraddistingue per il fatto che non è aromatizzata con l’essenza alla carruba ma lo è direttamente tramite l’infusione della carruba sezionata che è imbottigliata al suo interno. Il frutto rilascia gradualmente i suoi sentori e dona alla grappa quel colore ambrato, che ricorda tonalità d’autunno, sprigionando un profumo intenso e un gusto rotondo caldo e avvolgente. L’incontro tra le carrube e l’uva coltivata sulle pendici dell’Etna regala un’esplosione di sentori legati a una terra che sa di mare, di cenere, di spezie e pistacchi, che profuma di mandorli, ulivi e carrubi, fichi e datteri.
CioKarrua ha così rivoluzionato il modo di concepire la carruba e per queste feste i suoi prodotti come la farina di polpa di carrube e la granella di Carrubato hanno ispirato le creazioni di diversi pasticceri e dolcieri che hanno scelto i prodotti di questa azienda per creare dei panettoni: il caso di Bruno Armenia, artigiano pasticcere di Ispica, che ha creato il panettone Vicè alla carruba o la pasticceria Crescente, a Ragusa, che oltre a scegliere il Carrubato di Sicilia per i suoi pralinati, ha creato un panettone alla carruba nel segno della genuinità. CioKarrua, insomma, si conferma ancora una volta uno straordinario laboratorio del gusto. Nei primi mesi del nuovo anno, avvierà anche l’importazione diretta di fave di cacao biologica dal Centro America per una nuova linea di cioccolato bean to bar.
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