Terrà

Imprenditori 10 & Lode
La “Ciappa ri pummaroru” di Agriblea, l’eccellenza made in Sicily apprezzata nel mondo

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Siamo nel 1989, quando l’imprenditore Giorgio Agosta, da tutti conosciuto come Gino, decide di dedicarsi alla produzione della “Ciappa ri pummaroru” (Ciappa di pomodoro), ovvero il pomodoro secco. L’ambizione è portare sulle tavole di tutto il mondo un prodotto 100% siciliano, appartenente alla tradizione contadina; una ricetta semplice, genuina, e di qualità. Un rituale che veniva compiuto nel passato dalle massaie e di cui purtroppo si era persa traccia.

Nel 1998, grazie all’esperienza maturata nel campo della produzione e dell’essiccazione di pomodori, Gino fonda l’azienda “Agriblea” insieme alla moglie. Riprendendo l’antica ricetta di famiglia, che ha custodito negli anni, decide così di far rivivere quell’antico rituale e di far scoprire alle generazioni future i valori e i sapori di una tradizione che sostiene uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente. Per questo motivo i pomodori secchi biologici di Agriblea sono buoni e genuini come quelli fatti dalle nostre nonne. La produzione di pomodori secchi bio segue i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica, nonché delle buone pratiche agricole, della sicurezza sul lavoro e dello sviluppo sostenibile, per fornire un prodotto biologico, genuino e di alta qualità.

“Ci siamo impegnati a tutelare il territorio e a rispettare l’ambiente, adottando un piano di miglioramento ambientale, di utilizzo di sistemi ecosostenibili e di salvaguardia della flora e della fauna locale – ci racconta Gino -. Facciamo del nostro meglio per ridurre il nostro impatto ambientale. Abbiamo recuperato e ricostruito manualmente i caratteristici muri a secco tutto intorno ai terreni aziendali per preservare lo stato dei luoghi da un punto di vista storico-culturale. Inoltre, nel 2012 abbiamo realizzato due impianti fotovoltaici, a basso impatto ambientale che producono energia rinnovabile”.

La filiera corta è lo spirito principe che anima l’azienda. Agriblea coltiva direttamente i pomodori in campo aperto, nei propri terreni situati ad Ispica, in provincia di Siracusa, vicino alla sede operativa. Va ricordato che la Val di Noto, sotto la dominazione araba, veniva chiamata “Il giardino del Mediterraneo”, in quanto si contraddistingue per la fertilità del suolo, per le distese di agrumi, per le fresche e pure sorgenti d’acqua dolce e per il meraviglioso sole nei mesi estivi. Ancora oggi, come allora, le condizioni pedoclimatiche favoriscono le produzioni in pieno campo dei pomodori biologici, biodinamici e vegani. Una produzione di qualità quella di Agriblea: i pomodori vengono raccolti, controllati, essiccati al sole.

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