Terrà

Gal Eloro: un viaggio tra storia, natura e innovazione tecnologica nella Sicilia del sud-est

Storia, cultura, tradizione, prodotti, turismo e natura, ma anche innovazione e sviluppo. Il Gruppo di Azione Locale (GAL) Eloro, il più a Sud d’Italia, è una realtà che abbraccia un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni, riserve naturali e comprende i comuni di Avola, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini, ognuno dei quali contribuisce a delineare un quadro affascinante e variegato della regione.

Pomodoro ciliegino di Pachino

La storia del GAL Eloro affonda le radici in epoche antiche, con testimonianze che risalgono alla colonizzazione greca e romana. Noto, per esempio, è celebre per il suo magnifico barocco siciliano, tanto da essere dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2005; Avola è famosa non solo per la sua architettura e un grande patrimonio archeologico, ma anche per essere il luogo di origine dell’omonima mandorla di Avola; Pachino è conosciuta per la produzione del pomodoro ciliegino di Pachino IGP; e ancora la vicina Portopalo di Capo Passero, il comune più a sud della Sicilia, punto di incontro tra il Mar Ionio e il Mar Mediterraneo, un crocevia di culture e commerci fin dall’antichità; senza dimenticare Rosolini, con il suo affascinante centro storico con chiese barocche e palazzi nobiliari, che offre ai visitatori uno sguardo sulla vita e le tradizioni della Sicilia rurale e da cui oggi emerge un giovane fermento imprenditoriale.

“Il nostro territorio si trova nella punta più meridionale non solo della Sicilia, ma anche d’Italia ed è ricco di specificità. – afferma a Terrà Sergio Campanella, responsabile di Piano – La nostra è una zona ricchissima sia di patrimonio storico architettonico, con il barocco che lo contraddistingue, e una serie di riserve naturali uniche al mondo, tra le quali spiccano quella di Vendicari e quella di Cavagrande del Cassibile. Abbiamo ancora esempi di architettura rupestre e manifestazioni della nostra tradizione come ad esempio l’Infiorata di Noto che ogni anno attira artisti da ogni parte del mondo. E ancora zone balneari bellissime, l’olio dopo dei Monti Iblei, considerato uno dei migliori di Sicilia, marchi IGP che sono famosi in tutto il mondo, dal pomodoro di Pachino, al melone cantalupo, la carota novella di Ispica, una cultivar originaria di Ispica, ma che trova nel nostro distretto la sua più amplia estensione”.

Pachino

Il Gal Eloro è inoltre promotore e capofila del Distretto Produttivo Ortofrutticolo di qualità della Sicilia (DPOQS) che annovera tutto il settore siciliano dell’ortofrutta. Riconosciuto dal 2020 come distretto regionale e non più locale, ha infatti competenza territoriale in tutta la regione. Lo stesso Campanella fa sapere che in campo ci sono tanti progetti. Come quello della Piazza Telematica, che vede un investimento di 673mila euro, attraverso il quale si sta infrastrutturando, dal punto di vista delle nuove tecnologie, la zona costiera che va da Avola e Portopalo, ma anche tutte le zone più interne che sono più isolate. Internet gratuito e panchine intelligenti, in sostanza, per rendere tutto il territorio elorino Internet free sia per i turisti, che per chi abita queste zone. Lavori che dovrebbero concludersi entro il 2025.

Sergio Campanella

E ancora laboratori di progettazione strategica, che si avvalgono di giovani esperti che possono rendere realtà delle progettualità utili per i comuni, misure antispopolamento, sostegno alla creazione di e allo sviluppo di imprese agricole, con finanziamenti ad attività esistenti o rivolti ai giovani imprenditori o alle donne, per poter sostenere attività che hanno a che fare con le filiere locali è che valorizzino le specificità gastronomiche, che rafforzano l’offerta turistica. “Turismo e agroalimentare deve camminare a braccetto”, è convinto il responsabile di Piano. “Pensiamo alla Scaccia o Vota Vota, tipica di questo territorio, quando si morde un pezzo di questo prodotto si mangia qualcosa che ha una storia di mille anni”. Certo quando questa prelibatezza è stata immaginata in Sicilia non c’era ancora il pomodoro, ma di quei formaggi che oggi chiamiamo primosale o feta greca, non erano altro che quei formaggi freschi che si trovavano nell’altro del Ciclope Ulisse, di cui parlava Omero.

Tanto fermento anche da un punto di vista imprenditoriale. Melissa e Giovanni Puglisi sono due fratelli di Rosolini con meno di 40 anni che hanno investito in Aruci, quello che loro definiscono laboratorio bistrot di dolci tipici biologici. Realizzano prodotti della tradizione usando materie prime del territorio come il sesamo di Ispica, le mandorle di Avola, le nocciole dei Nebrodi, con momenti dedicati ai turisti che raccontano il legame che c’è tra passano e presente.

Altri imprenditori snocciolati da Campanella, i fratelli Solarino, quelli de la Bioagricola, anche loro di Rosolini, che dagli scarti del pomodoro recuperano il licopene, un super antiossidante utile per la salute dell’uomo. “Il capitale umano è fondamentale – sostiene il responsabile di Piano– e noi vogliamo rivitalizzare tutto il territorio senza tenere esclusa nessuna parte, dal mare alle sorgenti dei fiumi quindi. Oggi i turisti si fermano sulle nostre coste, ma le bellezze corrono fino all’entroterra. Le aree più interne hanno bellezze incommensurabili, e vogliamo valorizzare questi posti, proponendo una serie di itinerari turistico, culturali e ambientali che favoriscano la risalita del turista intesa, inteso non solo come quello che viene dall’estero, ma anche come il siciliano che può avere occasione di visitare questo territorio”.

Anche tanta internazionalizzazione. Grazie al progetto europeo ENPARD Strategia Bargou 2020 è stato esportato il metodo di pianificazione Leader CLLD (Community-Led Local Development) in Tunisia, dove in maniera totalmente partecipata “abbiamo creato e finanziato un Piano d’Azione Locale che sta ancor oggi finanziando microimprese giovanili e femminili per la valorizzazione dell’agroalimentare identitario e del turismo ambientale e culturale”, conclude Campanella.

E’ opportuno ricordare che i Gruppi di Azione Locale (GAL) rivestono un ruolo fondamentale nella candidatura della Sicilia a Regione Europea della Gastronomia 2025. Questi gruppi di lavoro, che operano a livello locale, sono stati coinvolti attivamente nel promuovere e valorizzare la ricchezza gastronomica dell’isola. I GAL sono organizzazioni che riuniscono attori locali, come agricoltori, produttori, ristoratori, associazioni culturali e turistiche, al fine di sviluppare e implementare strategie di sviluppo rurale sostenibile. Nel contesto della candidatura della Sicilia, i GAL hanno giocato un ruolo chiave nell’identificazione e nella promozione dei prodotti enogastronomici tipici della regione.
Attraverso il coinvolgimento attivo dei GAL, sono state messe in atto azioni volte a valorizzare le tradizioni culinarie siciliane, promuovendo la produzione e il consumo di prodotti locali, sostenendo l’agricoltura sostenibile e favorendo la collaborazione tra i vari attori del settore.

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