Terrà

Cuddura cull’ova, il dolce identitario di Pasqua tra tradizione e scaramanzia

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di Alessia Maranzano

La cuddura cull’ova, un dolce biscottato, cotto al forno, glassato e decorato con uova e codette di zucchero, si prepara nel periodo pasquale. Cuddura deriva dal greco kollura in riferimento alla tradizione antica di preparare il pane per le feste. La particolarità di questo dolce è che al suo interno contiene una o più uova con il guscio, ma la consuetudine vuole che siano sempre di numero dispari. La ricetta è antichissima ed è diffusa in molte regioni del Sud Italia, chiamato in modo diverso a seconda della sua zona d’origine: Puddhriche in Puglia, ‘Nguti in Calabria.

In Sicilia questo dolce è conosciuto anche con il nome di Pupi cull’ova o Palummedde cull’ova che dipende dalla forma che si da al biscotto. In passato, le cuddura erano regalate dalle giovani fanciulle ai propri fidanzati nel giorno della Resurrezione del Cristo. Oggi, sono preparate in diverse forme, dalla più semplice circolare fino a quelle più particolari che richiamano i simboli della Pasqua, come le colombe, i cestini o i galletti.

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