Terrà

Cnr: nasce primo Centro Nazionale Biodiversità, investimenti per 320 milioni

Duemila ricercatori, la metà donne, un finanziamento di 320 milioni di euro per tre anni, dal 2023 al 2025. Nasce il il National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo centro di ricerca italiano dedicato alla biodiversità, che sarà coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), e che è stato presentato oggi nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano, nella Giornata Mondiale della Biodiversità.

Con il Centro Nazionale Biodiversità, dunque, parte dall’Italia un messaggio concreto per promuovere la gestione sostenibile della biodiversità, che svolge un ruolo cruciale nel funzionamento di tutti gli ecosistemi del Pianeta ed è alla base della vita sulla Terra, con un impatto diretto sul benessere della collettività e del singolo. La varietà biologica in tutte le sue forme, dai microbi alle piante e agli animali, fino alla specie umana con le sue diversità culturali, è nel Mediterraneo – e in particolare in Italia – un patrimonio ancor più prezioso, visto che nel nostro Paese è concentrata una diversità biologica tra le più significative di tutta l’Europa, con 60.000 specie animali, 10.000 piante vascolari e oltre 130 ecosistemi (dati Ispra).

Ed è proprio per studiare e tutelare questa ricchezza – la cui protezione ora è sancita anche dall’articolo 9 della Costituzione italiana, modificato nel febbraio 2022 proprio per includervi il riferimento al concetto di biodiversità, unitamente alla nuova formulazione dell’articolo 41 circa la tutela della salute e dell’ambiente – che nasce NBFC, il primo Centro nazionale di ricerca dedicato alla biodiversità.

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