Terrà

55esima edizione
La Sicilia brilla al Vinitaly: qualità e giovani talenti i punti di forza

di Dario Cataldo

Si è appena conclusa la 55esima edizione del Vinitaly, la più grande manifestazione italiana dedicata al mondo del vino e dei distillati, che si è svolta a Verona dal 2 al 5 aprile. Tra le regioni italiane presenti, la Sicilia ha saputo distinguersi per la varietà e l’eccellenza dei suoi vini, frutto di una tradizione millenaria e di una biodiversità unica. La Sicilia si è presentata con tutte le sue sfumature enologiche: denominazioni, indicazioni geografiche, consorzi ed associazioni. Un ventaglio che testimonia la ricchezza e la vitalità di una terra che non si ferma mai.

A guidare la rappresentanza istituzionale siciliana, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Abbiamo una produzione d’eccellenza come quella dell’intero comparto vitivinicolo siciliano – afferma l’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Luca Sammartino, presente alla manifestazione di Verona – merito soprattutto della dedizione, della capacità di sperimentare, di affinare le tecniche di coltura, di investire in nuove tecnologie, che le cantine siciliane hanno saputo mettere in campo, anche in momenti di incertezza, conquistando il gradimento di un numero sempre maggiore di consumatori e quote sempre più importanti di mercato”.

Luca Sammartino e Dario Cartabellotta

A rappresentare invece, l’amministrazione regionale, il dirigente generale del Dipartimento agricoltura, Dario Cartabellotta. Tra le iniziative promosse dalla Regione Siciliana, spicca il protocollo d’intesa siglato con il Veneto per tutelare e valorizzare i territori (già protetti dall’Unesco) dell’isola di Pantelleria e delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Un patto di collaborazione tra due territori che hanno fatto del vino una delle loro peculiarità e che vogliono condividere le loro esperienze e le loro buone pratiche.

Il Vinitaly è stata anche l’occasione per presentare i risultati del progetto Sicilia Bio Evolution, finanziato dalla Regione Siciliana e coordinato da Assovini Sicilia, che ha coinvolto 15 aziende vitivinicole siciliane nella conversione al biologico o nella certificazione di sostenibilità ambientale. Un progetto che dimostra l’impegno della Regione verso una viticoltura sempre più rispettosa dell’ambiente e della salute dei consumatori. Un fatto è certo, la partecipazione della Sicilia al Vinitaly ha confermato il suo ruolo di primo piano nel panorama vinicolo nazionale e internazionale, grazie alla qualità dei suoi prodotti, alla capacità innovativa dei suoi produttori e al sostegno delle Istituzioni regionali.

Ha inoltre rivelato il grande entusiasmo che ruota intorno al brand Sicilia, non solo per ciò che concerne il mercato vitivinicolo, ma anche per le altre produzioni agricole e agroalimentari locali, che rappresentano un patrimonio culturale e territoriale da valorizzare e promuovere. Una menzione particolare la meritano i giovani imprenditori. Alcuni di seconda o terza generazione, altri neofiti del settore, che con impegno, dedizione e costanza hanno saputo investire su una delle nostre eccellenze e rivestirla di nuova linfa. Con intraprendenza e dinamicità, hanno saputo raccogliere il testimone, superando le difficoltà lasciate in dote dalla recente pandemia e dal conflitto geopolitico internazionale, per proiettare il mercato vitivinicolo nostrano su orizzonti sempre più smart e dinamici.

Insomma, la Sicilia è una terra di vocata alla viticoltura. Le sue storie, il suo terroir e le sue condizioni pedoclimatiche la rendono sempre più terra di scoperta. Non smette mai di sorprendere e di innovare, grazie al lavoro e alla passione dei suoi produttori. Tuttavia, per mettere il “turbo” all’agricoltura isolana serve un maggiore spirito di associazionismo tra imprese allo scopo di affrontare il mercato insieme, mettendo a sistema competenze, risorse e opportunità e cercando di raggiungere insieme obiettivi che ciascuna singolarmente non sarebbe in grado di realizzare. In ogni caso, la Sicilia è una terra che merita di essere apprezzata in ogni suo calice (e non solo).

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