Pac, Consiglio e Parlamento Ue raggiungono accordo
La riforma della politica agricola comune fa un ulteriore passo in avanti. E’ stato raggiunto, infatti, un accordo provvisorio tra la presidenza portoghese del Consiglio Ue e il Parlamento europeo. Un buon viatico, a questo punto, in attesa dell’approvazione definitiva da parte dell’Agrifish del 28-29 giugno. “Siamo molto soddisfatti dei progressi che abbiamo fatto negli ultimi due giorni, il che ci dà fiducia nel fatto di avere le condizioni per raggiungere un accordo – ha detto Maria do Céu Antunes, ministro portoghese dell’Agricoltura -. Tuttavia, le proposte devono essere approvate dagli Stati membri e solo allora potremo dire veramente se abbiamo raggiunto un accordo o meno”. Dunque, la palla passa al Consiglio Agricoltura e pesca che, come detto, si terrà il 28-29 giugno. Saranno infatti i ministri dell’Agricoltura dell’UE a dare il via libera definitivo alla Pac per il 2023-2027.
Saranno i ministri dell’Agricoltura dell’UE a dare il via libera definitivo alla Pac per il 2023-2027
Intanto, come riferisce lo stesso Consiglio Europeo, “l’accordo apre la strada a una PAC più semplice, più equa e più verde che fornirà un futuro sostenibile per gli agricoltori europei”. In pratica, secondo Bruxelles, la nuova PAC rafforza le misure ambientali e comprende anche disposizioni per garantire un maggiore sostegno alle aziende agricole più piccole e aiutare i giovani agricoltori ad accedere alla professione. I colloqui interistituzionali hanno riguardato tutti e tre i regolamenti che componevano il pacchetto di riforma della PAC e si sono concentrati su alcuni dei punti negoziali in sospeso, tra cui: il budget minimo per i pagamenti diretti per i regimi ecologici e l’istituzione di un periodo di apprendimento per gli Stati membri; il livello minimo obbligatorio di convergenza interna per i pagamenti diretti; una maggiore redistribuzione dei pagamenti diretti. E ancora, l’inclusione di una dimensione sociale nella PAC; l’allineamento della PAC al Green Deal europeo.
Dopo l’introduzione di un regime transitorio alla fine del 2020, la nuova PAC entrerà in vigore dal 2023 al 2027. A tal proposito, è opportuno ricordare che alla fine del 2020 è stato adottato il regolamento transitorio sulla PAC, per l’appunto, il cui obiettivo è garantire agli agricoltori e agli altri beneficiari la continuità del sostegno giuridico e finanziario della stessa PAC prima dell’entrata in vigore delle nuove norme riformate nel 2023. Il regolamento ha garantito che i pagamenti non fossero interrotti, lasciando nel contempo agli Stati membri il tempo di preparare i propri piani strategici nazionali della PAC.
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