Coltivare il futuro: seminario sull’agricoltura biologica al Crea-Ofa di Acireale
Venerdì 18 ottobre 2024, il Crea-Ofa di Acireale ospiterà un seminario intitolato “Focus sull’agrumicoltura biologica nel Mediterraneo: Strategie di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico applicate all’agroecosistema agrumicolo biologico nel Mediterraneo”. Questo evento è organizzato dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia in collaborazione con Ciheam e Crea, e gode del patrocinio dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Catania, del Comune di Acireale, oltre a diverse associazioni e aziende del settore agricolo, tra cui l’Associazione italiana agricoltura biologica e S.I.C. Società per l’industria dei concimi.
Obiettivi del seminario
Il seminario rappresenta un’importante opportunità per discutere le strategie necessarie per affrontare il cambiamento climatico nell’agrumicoltura. Sarà un momento di confronto tra esperti e operatori del settore, con l’obiettivo di esplorare soluzioni innovative per migliorare la resilienza degli agroecosistemi agrumicoli.
Relatori
Tra i relatori figurano personalità di spicco, come:
– Salvatore Barbagallo: Assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea.
– Roberto Barbagallo: Sindaco di Acireale.
– Federica Argentati: Presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia.
– Silvia Di Silvestro: Crea-Ofa Acireale.
– Aurora Ursino: Presidente Odaf Catania.
– Salvo Cacciola: Direttivo Nazionale Aiab.
A partire dalle 16, si svolgerà una tavola rotonda dal titolo “La voce ai produttori bio: esperienze, problematiche, attese e prospettive a confronto con la ricerca scientifica e non solo”. Questo incontro offrirà un’opportunità unica per i produttori biologici di condividere le loro esperienze e discutere le sfide che affrontano in relazione alla ricerca scientifica.
Questo seminario non solo evidenzia l’importanza dell’agrumicoltura biologica nel contesto mediterraneo, ma sottolinea anche il crescente bisogno di strategie sostenibili per affrontare le sfide climatiche. La partecipazione attiva dei diversi attori coinvolti promette di arricchire il dibattito e promuovere una cooperazione fruttuosa tra ricerca e pratica agricola.
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