Terrà

Gli interventi strategici
La sfida dell’acqua: come la Sicilia sta reinventando l’agricoltura

La Sicilia, da sempre considerata una terra di straordinaria bellezza e ricchezza agricola, si trova oggi ad affrontare una delle sfide più difficili della sua storia recente: la crisi idrica. La crescente scarsità di risorse idriche, amplificata dai cambiamenti climatici, ha messo in allarme il settore agricolo, cuore pulsante dell’economia regionale. In risposta a questa emergenza, la Regione Siciliana ha intensificato i suoi sforzi, adottando una serie di misure volte a mitigare l’impatto della siccità e a garantire la sostenibilità a lungo termine del settore agricolo.

Un impegno finanziario di 15 milioni

Una delle ultime iniziative più rilevanti intraprese dalla Regione è l’assegnazione di 15 milioni di euro destinati a interventi in conto capitale contro la siccità. Questo finanziamento rappresenta un passo significativo nel tentativo di fornire supporto immediato e concreto agli agricoltori e ai Comuni. Di questi fondi, l’80% è riservato agli agricoltori, che sono direttamente coinvolti nella gestione quotidiana delle risorse idriche, mentre il restante 20% è destinato ai Comuni, che svolgono un ruolo cruciale nella gestione delle infrastrutture idriche a livello locale.

La decisione di allocare i fondi in questo modo riflette una comprensione profonda delle dinamiche del settore agricolo siciliano, dove la cooperazione tra agricoltori e autorità locali è essenziale per affrontare in modo efficace le sfide poste dalla siccità. La scadenza per la presentazione delle domande per accedere a questi fondi è fissata per il 30 settembre, una data che segna un punto di svolta per coloro che intendono sfruttare questa opportunità per migliorare le proprie capacità di gestione delle risorse idriche.

La Sicilia: unica regione italiana in zona rossa

È importante sottolineare che la Sicilia è attualmente l’unica regione d’Italia classificata come “zona rossa” per la carenza di risorse idriche. Questo status la colloca tra le poche regioni europee a dover affrontare una tale criticità, rendendo ancora più urgente l’adozione di misure efficaci e innovative. La Regione Siciliana ha quindi deciso di cambiare radicalmente la propria strategia di adattamento al cambiamento climatico, focalizzandosi su un approccio integrato che include sia la gestione delle risorse idriche che l’adozione di tecniche agricole più sostenibili.

Un approccio scientifico alla gestione delle risorse

Uno degli aspetti più innovativi di questa nuova strategia è l’adozione delle linee guida elaborate dal Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA). Queste linee guida rappresentano un compendio di best practices in ambito agricolo, con particolare attenzione alla gestione del suolo, all’uso di ammendanti e fertilizzanti, e alle tecniche agronomiche avanzate.

Tra gli aspetti più rilevanti delle linee guida vi è la gestione delle risorse idriche, che include il riuso delle acque reflue e la desalinizzazione delle acque marine. Questi interventi non solo mirano a ridurre la dipendenza dalle risorse idriche sotterranee, ma offrono anche soluzioni innovative per garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo termine.

Innovazione e sostenibilità

Oltre alla gestione delle risorse idriche, la Regione Siciliana sta promuovendo anche tecniche innovative di allevamento e benessere animale. L’obiettivo è quello di creare un’agricoltura più resiliente e meno vulnerabile agli impatti negativi del cambiamento climatico. L’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e la formazione degli agricoltori sono elementi chiave di questa strategia, che mira a modernizzare il settore agricolo siciliano rendendolo più competitivo a livello nazionale e internazionale.

Il ruolo cruciale dei laghetti aziendali

Un elemento particolarmente interessante e innovativo del piano regionale è la promozione della realizzazione di laghetti aziendali e interaziendali. Questi bacini artificiali rappresentano una soluzione concreta e tecnicamente valida per fronteggiare la scarsità d’acqua, specialmente durante i mesi estivi, quando la domanda idrica per le colture e gli animali è massima.

I laghetti permettono l’accumulo dell’acqua piovana, che altrimenti si disperderebbe per ruscellamento o infiltrazione nel terreno. Questa risorsa idrica, opportunamente gestita, può essere utilizzata durante i periodi di siccità, riducendo la dipendenza dalle risorse idriche sotterranee e abbattendo i costi energetici associati al pompaggio dell’acqua. Inoltre, grazie alla loro capacità di trattenere l’acqua, i laghetti contribuiscono a preservare le falde acquifere, che sono sempre più sotto pressione a causa dell’estrazione intensiva.

I laghetti aziendali e interaziendali non rappresentano solo una risposta efficace alle sfide poste dal cambiamento climatico, ma anche un’opportunità per rendere l’agricoltura siciliana più sostenibile e competitiva. La loro diffusione potrebbe segnare un cambiamento significativo nella gestione delle risorse idriche, contribuendo a garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale nel lungo termine. Grazie a una gestione oculata dell’acqua accumulata, è possibile migliorare i livelli produttivi delle colture, mantenendo al contempo costi più competitivi.

Questo aspetto è particolarmente importante in un contesto in cui la concorrenza globale richiede agli agricoltori di essere sempre più efficienti e sostenibili. In sostanza, la strategia della Regione Siciliana per fronteggiare la crisi idrica in agricoltura rappresenta un modello di come si possono affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico.

L’adozione di tecniche avanzate e la promozione di infrastrutture come i laghetti aziendali sono solo alcuni degli esempi di come la Sicilia sta rispondendo alla crisi idrica. Con il supporto continuo delle istituzioni e la collaborazione tra agricoltori e comunità locali, la Regione Siciliana può aspirare a diventare un esempio di eccellenza nella gestione delle risorse idriche in agricoltura, garantendo prosperità e sostenibilità per le generazioni future.

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