Ente Parco dell’Etna e Ordine degli agronomi di Catania, un patto per la tutela del territorio
Un nuovo capitolo nella gestione del patrimonio ambientale del territorio etneo è stato scritto con la firma del protocollo d’intesa tra l’Ente parco regionale dell’Etna e l’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della Provincia di Catania. Questo accordo segna l’inizio di una collaborazione promettente e a lungo termine, mirata a servire al meglio i cittadini attraverso attività di studio, ricerca e iniziative volte alla diffusione della cultura della difesa del patrimonio paesaggistico, ambientale e forestale.
La firma del protocollo ha sancito l’impegno reciproco delle due istituzioni nella promozione e riqualificazione del territorio. Aurora Ursino, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della Provincia di Catania, ha sottolineato l’importanza di questa sinergia. “La collaborazione tra professionisti risponde alla crescente necessità di analizzare e sostenere la complessità del territorio etneo ha detto Ursino -. Vogliamo promuovere spazi a misura d’uomo con una gestione moderna delle risorse, grazie alle competenze multidisciplinari di agronomi e forestali che conoscono vocazione e potenziale di ogni area per attuare le migliori strategie di conservazione e valorizzazione”.
Tra gli obiettivi principali dell’accordo vi è la sensibilizzazione e comunicazione sulle tematiche legate ai valori costituzionali, alla legalità e al futuro. Per Antonino Lo Dico, commissario straordinario dell’Ente parco dell’Etna, “l’ambiente rappresenta anche legalità e futuro”. “Nei nostri punti programmatici abbiamo inserito il rispetto delle regole e la conoscenza del patrimonio naturale e della biodiversità – ha aggiunto Lo Dico -. Vogliamo che la consapevolezza e il coinvolgimento della collettività contribuiscano al successo e alla crescita sostenibile della comunità”.
L’accordo prevede anche l’istituzione di tavoli tecnici, finalizzati ad assicurare una gestione efficace delle problematiche agronomiche e forestali nel territorio del Parco dell’Etna, affrontando anche i rischi naturali, faunistici e antropici. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità significativa per creare nuove possibilità di dialogo tra istituzioni e cittadinanza, contribuendo a salvaguardare la complessità e l’importanza di un paesaggio di eccezionale valore universale, già riconosciuto come patrimonio dell’Unesco.
In sostanza, la collaborazione tra l’Ente Parco e l’Ordine si pone come un modello di gestione integrata e sostenibile del territorio, puntando su innovazione, rispetto dell’ambiente e coinvolgimento attivo della comunità locale.
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