Terrà

Nasce il comitato promotore
Sviluppo rurale post-Covid, l’European Rural Parliament parte dalla Sicilia

di Sergio Campanella*

Si formalizza in Sicilia il comitato promotore di un organismo europeo di confronto tanto atteso quanto necessario per il futuro delle popolazioni rurali, che andrà ad aggiungersi agli attuali quaranta membri europei del Parlamento Rurale Europeo. L’European Rural Parliament ha l’obiettivo di soddisfare le esigenze volte a creare un sistema di relazioni e connessioni robusto ed efficiente, che ampli e consolidi le capacità di fare networking, e disegnare un rinnovato modello di sviluppo del mondo rurale nel post-pandemia in cui crescita economica, rispetto per l’ambiente, benessere sociale, solidarietà e identità culturale dovranno essere riaggregati in modo convergente per non far contare solo ciò che sia orientato al profitto.

Grazie alla lungimiranza e alla pervicacia di Nino Sutera, è la Sicilia il territorio iniziatore del movimento per l’Italia dell’European Rural Parliament. E’ non a caso, se consideriamo che la Sicilia è l’unica regione d’Italia ad aver adottato, già nella scorsa programmazione, il metodo CLLD (Community-Led Local Development) che propone strategie di sviluppo locale governate dal basso con metodo partecipativo. Infatti, sono le stesse popolazioni rurali che hanno la migliore comprensione dei propri punti di forza, opportunità e bisogni; e pertanto le stesse comunità rurali devono essere incoraggiate ad agire per perseguire il proprio benessere; e a essere partner positivi dei governi a tutti i livelli.

Partners

Se diamo uno sguardo ai movimenti rurali nazionali ora stabiliti in 40 paesi europei, gli esempi più significativi si possono trovare nei movimenti rurali nazionali in Svezia, Estonia, Finlandia, Slovacchia e Paesi Bassi. Movimenti istituiti per affrontare questioni di declino rurale, cambiamento agricolo, migrazione, centralizzazione e rapporti con l’UE, che si sono organizzati per dare voce alle comunità rurali in Europa, fornendo un notevole esempio di approccio strutturato per mobilitare le comunità rurali affinché diventino agenti più potenti dello sviluppo locale e partecipino all’elaborazione delle politiche rurali fino al livello UE. Condividendo le diverse esperienze nel codecidere lo sviluppo strutturale locale, il rafforzamento delle capacità, l’empowerment e l’azione, così come le attività volte a sviluppare la pianificazione strategica e l’advocacy. Individuando le forze motivanti, i modelli strutturali e di processo, le attività e gli esiti dei diversi approcci. Tenendo conto degli effetti dei diversi contesti locali e identificandone gli elementi chiave dell’esperienza, dell’apprendimento e del valore aggiunto maturato. Mettendo in relazione diretta tutti coloro che hanno titolo per avanzare le proprie idee e proposte in materia di ruralità lungo un percorso di seria condivisione basata su un confronto costruttivo ed efficace.

In tale contesto, i GAL e le loro aggregazioni appaiono come gli attori fra i più adeguati e autorevoli per animare, coinvolgere, partecipare, condividere, discutere, proporre istanze e strumenti volti ad arricchire il dibattito e fornire una visione prospettica completa dello sviluppo rurale sostenibile, capace di contribuire a un’organizzazione più consapevole e collaborativa dei sistemi rurali locali e delle risorse culturali, ambientali e socioeconomiche che tali sistemi esprimono, come patrimonio identitario comune da promuovere e valorizzare, rivolgendosi a quella parte del mondo rurale che tenta, da tempo e mediante percorsi diversi, di coniugare la creazione di valore economico con la sostenibilità sociale e ambientale, producendo un valore aggiunto che, se solidalmente tutelato e propugnato in un sistema interconnesso, può diventare un vantaggio altamente competitivo per tutti i territori che lo esprimono.

*Direttore GAL EloroLead expert URBACT Visiting Professor Università di Alicante +393397836022

www.galeloro.org  www.urbact.eu www.facebook.com/master.deleite

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