Fonti rinnovabili
Sicilia più “green”, nasce a Ragusa la prima comunità energetica agricola italiana
Benefici ambientali, economici e sociali. Ma soprattutto, sarà evitata la produzione di 121 tonnellate di CO2 l’anno, e al contempo, la collettività potrà beneficiare di nuovi incentivi economici ventennali, generati dal processo di condivisione collettiva dell’energia. In estrema sintesi, parliamo della prima comunità energetica agricola di autoconsumo in Italia che nascerà a Ragusa. Il progetto prevede la condivisione di un impianto fotovoltaico da 200 kilowatt.
La comunità energetica, costituita da una pluralità di imprese che occupano una superficie di 60 ettari, si è rivolta a Enel X per realizzare l’iniziativa e che avrà un finanziamento da parte della Banca agricola popolare di Ragusa.
La società consortile Mediterranea, invece, metterà a disposizione il tetto dei depositi per l’installazione dell’impianto. La comunità energetica, in pratica, potrà condividere virtualmente i propri consumi denergia, ottenendo incentivi statali ventennali da redistribuire a vantaggio di tutti gli iscritti e riducendo significativamente le proprie emissioni di gas serra, con benefici economici e vantaggi ambientali per tutto il territorio. L’impianto fotovoltaico produrrà più di 300 MWh e immetterà in rete più di 240 MWh che saranno condivisi al 100% dalle aziende iscritte che fanno parte dello stesso condominio di impresa.
L’impianto fotovoltaico produrrà più di 300 MWh e immetterà in rete più di 240 MWh che saranno condivisi al 100% dalle aziende
In Italia, sotto l’aspetto normativo, la materia di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabile è regolata dall’articolo 42-bis, inserito nel Decreto Milleproroghe (convertito nella legge n. 8/2020). Tuttavia, siamo ancora in fase sperimentale in quanto il nostro Paese non ha promulgato la legge nazionale per il recepimento della direttiva RED II sulle energie rinnovabili (Ue 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili) e della direttiva sul mercato interno dell’energia elettrica (Ue 2019/944). In altri termini, il progetto che verrà realizzato nella zona iblea, anticipa la decisione attesa dal governo centrale, che entro il 30 giugno dovrebbe recepire proprio le direttive in questione. In particolare, la direttiva europea RED II, si pone come obiettivo principale quello di portare il consumo di energia rinnovabile al 32% a livello comunitario e, in linea con questo obiettivo, promuove lo sviluppo delle comunità energetiche.
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