
Fondi europei
Psr, Sicilia in vetrina: la sottomisura 3.2 valorizza i prodotti e conquista i mercati
La nostra regione è una terra ricca di tradizioni, di paesaggi mozzafiato e di un patrimonio agroalimentare di inestimabile valore. Tuttavia, il vero successo dei prodotti agricoli non si misura solo nella qualità della loro produzione, ma anche nella capacità di promuoverli efficacemente nei mercati. È proprio in questa direzione che si inserisce il lavoro del Dipartimento regionale dell’agricoltura, che attraverso la sottomisura 3.2 del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2014 – 2022 ha dato un contributo determinante alla crescita e alla visibilità delle imprese agricole dell’Isola.
Il bando è stato pensato per incentivare la promozione dei prodotti agricoli e alimentari siciliani che rientrano nei regimi di qualità riconosciuti, come DOP, IGP, QS, BIO e DOC. Con una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro, il programma ha offerto un sostegno pari al 70% delle spese ammissibili per una serie di attività strategiche:
– informazione e sensibilizzazione sui prodotti locali e le loro caratteristiche distintive;
– campagne pubblicitarie per aumentare la riconoscibilità dei prodotti sui mercati nazionali ed esteri;
– partecipazione a fiere ed eventi, fondamentali per il networking e l’incontro diretto con i buyer;
– spese generali e organizzative necessarie alla realizzazione delle iniziative.

I beneficiari del bando sono stati associazioni di produttori e consorzi, che hanno potuto sfruttare questa opportunità per ampliare i propri orizzonti e rafforzare la presenza sui mercati. Il suo valore è certificato dai tanti imprenditori soddisfatti per l’opportunità di promuovere e valorizzare i propri prodotti, non solo in ottica locale ma anche internazionale. L’efficacia di questa misura si riflette nelle loro esperienze concrete.
Come quella di Valentina Blunda, presidente della Cooperativa Sicily Food Belice Valley, nata da qualche anno nella Valle del Belice e che ha potuto usufruire di supporto per partecipare a eventi promozionali e fiere di settore. “Grazie alla Sottomisura 3.2 – racconta la presidente – abbiamo potuto far conoscere al mondo la Valle del Belice e far apprezzare la nostra Nocellara del Belice, una delle eccellenze olivicole della Sicilia. La narrazione del territorio è parte integrante della valorizzazione dei prodotti, e senza questo sostegno sarebbe stato molto più difficile affermarsi nei mercati”.
Un’altra esperienza di successo è quella dell’Azienda Biogricola dei Fratelli Solarino, nel Siracusano, specializzata nell’esportazione di agrumi a polpa bionda. “Abbiamo potuto realizzare campagne promozionali mirate direttamente nei mercati in cui operiamo – dichiarano gli imprenditori – incontrando il consumatore finale e comunicando nella sua lingua. Questo ci ha permesso di penetrare nuove aree commerciali in cui prima non eravamo presenti, aprendo nuove prospettive di crescita”.

L’impatto della sottomisura 3.2 è evidente: ha rappresentato un vero e proprio volano di sviluppo per le imprese agricole siciliane, aiutandole a superare una delle principali sfide del settore agroalimentare, ovvero la promozione e la valorizzazione sui mercati esterni. L’agricoltura siciliana è un comparto dalle enormi potenzialità, ma per competere con successo è necessario investire non solo nella produzione, ma anche nella costruzione di un’identità forte e riconoscibile per i prodotti.
Il lavoro del Dipartimento regionale dell’agricoltura in questo senso si è dimostrato strategico, consentendo a tante imprese di raccontare la propria storia, i propri valori e la propria qualità a un pubblico sempre più vasto. Le sfide future riguardano il consolidamento di questi successi e l’ampliamento delle iniziative di promozione, per garantire che i prodotti siciliani possano continuare a conquistare nuovi mercati e a rappresentare nel mondo il meglio dell’enogastronomia dell’Isola.
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