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Imprenditori 10 & Lode
Piazza Armerina e le sue erbe aromatiche d’eccellenza: Essential Vivai, l’azienda che ha sposato la natura e la scienza
di Agata Imbrogiano
L’azienda agricola Essential Vivai di Luigi Gagliano si estende per 58 ettari nell’entroterra siciliano, immersa tra boschi e paesaggi collinari. Esattamente si trova a Piazza Armerina, sui monti Erei meridionali, nella parte centro-orientale dell’isola, vicino alla montagna di Monte Mangone, che con i suoi 750 metri sul livello del mare rappresenta il punto più alto del comune.
Un’azienda agricola a conduzione familiare, il cui percorso affonda le radici nella tradizione e la cui attività che è stata tramandata dai nonni di Luigi Gagliano a suo padre, Filippo, inizialmente si basava sulla coltivazione di cereali e l’allevamento di bovini. Successivamente, a causa della crisi legata all’aumento dei costi di gestione, la famiglia fu costretta a vendere il bestiame e riconvertire l’azienda, puntando sulla coltivazione di erbe officinali.
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I primi passi
Nel 2017 Filippo ha passato l’attività ai figli; Luigi, 42 anni, è il titolare dell’azienda, mentre i suoi fratelli, Salvatore e Paolo, si occupano rispettivamente della programmazione delle attività e della comunicazione. Nasce come azienda vivaistica, frutto di una passione maturata nel tempo. Infatti, prima di dedicarsi al progetto Essential Vivai, Luigi ha lavorato come giardiniere in un’azienda vivaistica e da questa esperienza è nata l’idea imprenditoriale che ha spinto i fratelli Gagliano a creare quest’azienda a conduzione familiare: oltre ai tre fratelli, lavorano sei dipendenti.
Grazie ai finanziamenti ricevuti con la Sottomisura 6.1 – Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori – e la Sottomisura 4.1 – Sostegno a investimenti nelle aziende agricole – del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2022 è stato possibile convertire i terreni da seminativi ad aromatiche e implementare le attività aziendali, il cui progetto di diversificazione con le piante aromatiche su terreno sabbioso e drenante è risultato ottimo per la coltivazione delle erbe officinali.
Il progetto e la ricerca
Ad occuparsi delle attività di ricerca e della progettazione dell’impianto delle officinali è stato Paolo Guarnaccia, ricercatore di Agronomia e colture erbacee del Dipartimento di Agricoltura, alimentazione e ambiente della Facoltà di Agraria di Catania coadiuvato dalla dottoranda Valentina Formica. Il progetto ha visto la messa a dimora di 7 varietà diverse, una per ettaro (su un totale di 7 ettari), per poter condurre gli studi e capire quale specie risultasse più produttiva. In totale le erbe aromatiche occupano, attualmente, in azienda 17 ettari.
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La ricerca ha previsto una prova sperimentale volta a studiare gli effetti dello stress da siccità a diversi livelli. In esame due specie di flora endemica siciliana il Rosmarino (Salvia rosmarinus Spenn.) e il Timo Faustini (Thymus richardii Pers. subsp. nitidus (Guss.) Jalas). Le attività sperimentali si concentrano su due fasi di fioritura perché le piante di rosmarino e timo hanno una doppia fioritura, autunnale e primaverile. L’obiettivo è determinare qual è la migliore fase di fioritura per ottenere un prodotto migliore, valutando le condizioni di stress idrico in modo da ottenere un maggiore risparmio idrico e produrre oli essenziali con le migliori caratteristiche quali-quantitative.
La ricerca prevede l’applicazione dello stress da siccità in base alla restituzione dell’acqua attraverso la seguente percentuale:
– 100% di interruzione dell’ingresso dell’acqua
– 50% di interruzione
– 0% di interruzione (l’unica fonte d’acqua sarà la pioggia)
La fase sperimentale
Il tempo sperimentale di un mese prevede l’analisi di parametri morfologici come l’altezza e la larghezza della chioma raccolti prima e dopo la somministrazione dello stress idrico. I parametri dei componenti di resa vengono valutati alla fine dei percorsi dei percorsi di interruzione dell’acqua, corrispondenti al raccolto. L’acqua del suolo durante la ricerca è regolarmente rilevata con un tensiometro durante l’esperimento. Come spiega lo stesso Luigi Gagliano, grazie al supporto e agli studi condotti sono state scelti ecotipi siciliani come, ad esempio, l’origano di Scicli che sono stati raccolti da talee recuperate nelle macchie spontanee di quel territorio e allo stesso modo il rosmarino e il timo provengono da ecotipi palermitani.
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Le piante officinali vengono irrigate con un impianto gocciolante autocompensante ed è stato messo un telo pacciamante per non fare crescere l’erba. Inoltre, è stata installata un’ombraia che permette la riproduzione delle piante, un tendone dove vengono essiccate le piante e un laboratorio che permette di chiudere la filiera attraverso la sgranatura, l’imbustamento e l’etichettatura del prodotto.
La produzione
Oltre alle piante officinali, in azienda si trovano piante ornamentali e su 9 ettari vengono coltivate piante di olivo. L’olio di loro produzione extravergine di oliva, estratto a freddo grazie ad una macina in pietra, viene aromatizzato all’origano, al timo, rosmarino e salvia, e deriva dalle cultivar moresca, biancolilla e nocellara.
Per quanto riguarda la produzione degli oli essenziali in azienda è stato acquistato un distillatore in corrente di vapore da 150 litri che una volta raccolte le piante permette l’estrazione dell’olio essenziale dalle piante officinali. Per l’estrazione degli oli essenziali la tecnica in corrente di vapore risulta essere la più adatta in quanto avendo diverse temperature di ebollizione, quella dell’acqua e quella dell’olio, permette di evitare rischi di deterioramento delle piante e quindi degli oli essenziali, assicurandone il giusto grado di volatilità.
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Inoltre, il vapore acqueo, salendo dal basso, riesce a gonfiare i tessuti della pianta aromatica e a rompere le cellule che contengono l’essenza floreale facilitando così la fuoriuscita dell’olio essenziale; anche la corrente di vapore a cui è soggetta la pianta aromatica non contiene ossigeno e questo permette la non ossidazione del vegetale e quindi di evitare degradazioni. L’olio essenziale tende, quindi, a separarsi agilmente dall’acqua condensata attraverso la decantazione, in quanto, i due composti risultano immiscibili poiché posseggono densità differenti.
Il progetto di diversificazione con le piante aromatiche ha trovato un ambiente ideale nei terreni sabbiosi e drenanti dell’azienda, rivelandosi particolarmente adatto alla coltivazione delle erbe officinali. “Quest’anno – afferma Luigi – la produzione di origano secco ha raggiunto i 1.400 kg e la domanda ha superato l’offerta, garantendo un ottimo ritorno economico per l’azienda”. Il suo auspicio è che anche la produzione di oli essenziali possa presto ottenere lo stesso successo. Anche per l’olio hanno fatto laboratorio a uso alimentare e chiudono la filiera e da quest’anno, inizieranno la vendita.
Essential Vivai di Luigi Gagliano – c/da Scarante 94015, Piazza Armerina (Enna) – M.: +39 338 802 2110
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