Nuova PAC 2023-2027
Piano strategico nazionale, come verranno ripartite le risorse comunitarie
I tempi stringono. A Roma si lavora alla definizione del Piano strategico nazionale (Psn) e le preoccupazioni di arrivare tardi e male all’appuntamento aumentano, mettendo in fibrillazione anche le Regioni. Infatti, alla luce dell’accordo sancito lo scorso giugno dai ministri dell’Agricoltura dell’UE con il Parlamento europeo sugli elementi chiave della riforma della politica agricola comune (PAC) 2023-2027, gli Stati membri hanno tempo fino al 31 dicembre 2021 per sottoporre i loro progetti di piani strategici nazionali alla Commissione per approvazione. Un passo fondamentale per poter usufruire dei fondi che valgono circa un terzo dell’intero bilancio comunitario. E l’individuazione degli elementi che incidono sulla ripartizione finanziaria della dotazione nazionale FEAGA e FEASR rappresenta un passaggio tecnico e politico importante per giungere alla predisposizione del Psn entro la fine dell’anno.
Ecco perché la versione provvisoria del quadro d’insieme della predisposizione del Pns (Scenari 2023-2027) è di fondamentale importanza al fine di giustificare gli interventi per la strategia nazionale e fornire un quadro complessivo degli effetti su aziende, filiere e territori riguardante le scelte nazionali nell’ambito della futura PAC. Elemento essenziale per istruire il negoziato con il partenariato economico e sociale e con le Regioni e le Province autonome. Tutti gli elementi che incidono sulla ripartizione finanziaria della dotazione nazionale FEAGA e FEASR devono essere individualizzati e rappresentare al meglio l’importante passaggio tecnico e politico per giungere alla predisposizione del Piano strategico della PAC entro fine anno, come detto.
Obiettivi riforma PAC
a – migliorare l’equità del sostegno;
b – rendere i pagamenti diretti;
c – rivolgere gli interventi di mercato e di sviluppo rurale orientandoli ai risultati.
Cosa inciderà sulla ripartizione delle risorse
Pagamenti diretti disaccoppiati
a) Sostegno di base al reddito per la sostenibilità;
b) Sostegno ridistributivo complementare al reddito per la sostenibilità
c) Sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori
d) Ecoschemi
e) Degressività e capping
f) Requisiti minimi: importo minimo dei pagamenti diretti/superficie minima
g) Fondo di mutualizzazione
Pagamenti diretti accoppiati
h) Sostegno accoppiato al reddito
Sviluppo rurale
i) Criteri di riparto delle risorse FEASR
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