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Nuova Pac 2023-2027, l’Akis ancora più protagonista

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La nuova Pac 2023-2027 attribuisce un ruolo centrale all’Akis, il sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura, ovvero “un’organizzazione di persone e istituzioni che utilizzano e producono conoscenza e innovazione per l’agricoltura e per i settori correlati”. L’Akis (Agriculture Knowledge and Innovation Systems) è pensato con un approccio sistemico e con maggiore interconnessione tra i soggetti coinvolti e gli ambiti di attività (formazione, consulenza, ricerca e trasferimento tecnologico) rispetto a quanto previsto nella precedente programmazione europea. A livello di programmazione europea, l’Akis è considerato quale elemento fondamentale e trasversale per il raggiungimento di tutti gli obiettivi della Pac e, pertanto, diventerà “il perno di un’azione finalizzata a rafforzare il modello interattivo di innovazione quale strumento efficace per promuovere la condivisione delle conoscenze, la digitalizzazione e l’innovazione” (Reg. 2115/2021).

In Italia, ogni Regione dovrà organizzare il proprio Akis, tenendo conto degli attori e delle esigenze del proprio territorio. Dopo una lunga gestazione, delicate trattative e inaspettate crisi, come la pandemia da Covid-19 e la guerra in Ucraina, all’inizio di quest’anno è stata varata la nuova Politica Agricola Comunitaria (Pac) che sarà il cardine del sostegno e dello sviluppo del settore primario europeo per il periodo 2023- 2027. È evidente la forte impronta ambientale della nuova Pac, necessariamente allineata al Green Deal europeo e alle strategie Farm to fork e Biodiversity che mirano, rispettivamente, alla riduzione dell’impatto ambientale della filiera agroalimentare ed alla tutela della biodiversità. Per questo, le misure di sostegno al reddito diventano sempre più selettive e orientate alla sostenibilità ambientale, prima ancora di quella economica per le aziende agricole.

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