Terrà

Il video di Linea Verde Radici
La Sicilia su RAI 1, miti e leggende di un’isola dove biodiversità è ricchezza


La Sicilia su RAI1 alla scoperta delle radici del popolo italiano nella terra in cui Sicani, Elimi, Fenici, Siculi, Greci, Normanni, Angioini, Arabi, Aragonesi si sono succeduti contaminandosi. Tutto raccontato da Federico Quaranta, esperto in sostenibilità e territori, nel corso del programma “Linea Verde Radici. Storie dalla terra” andato in onda sulla rete ammiraglia lo scorso 1 settembre. Un percorso iniziato dai crateri dell’Etna, versante Nord, per poi attraversare tutta la Sicilia e conclusosi nelle isole Egadi, cuore del Mediterraneo.

La Sicilia raccontata da Quaranta è la storia millenaria che ha saputo adeguarsi nei secoli attraverso i vissuti dei protagonisti locali: maestri d’ascia, pescatori, artisti, professionisti e gente del luogo che lavora rispettando le tradizioni in scenari unici. Una full immersion nelle radici della nostra civiltà mediterranea, approfondita dal punto di vista storico, culturale, scientifico e agroalimentare grazie a riprese mozzafiato che mostrano scenari suggestivi e unici come la Valle del Leone sui Crateri Sommitali dell’Etna, dove il conduttore di RAI 1 inizia la narrazione della puntata partendo proprio dall’Etna, per i siciliani “a muntagna”.

Qui il testimone passa a un vulcanologo che spiega le origini del celebre vulcano e dei faraglioni di Aci Trezza, luoghi che grazie al mito di Ulisse e Polifemo fanno parte nell’immaginario collettivo. Il contrasto montagna – mare viene demarcato dalle carrellate e dalle riprese dall’alto che conferiscono autorevolezza e prestigio al territorio sottolineando la biodiversità, ricchezza indiscussa della nostra Sicilia. Attraverso le citazioni di Giovanni Verga, il viaggio si sposta tra i desertici calanchi di Centuripe, sul sentiero del fiume Simeto. Qui lo spettatore viene accompagnato su un focus di terre bellissime ma anche di fatica e lavoro: le miniere del sale di Petralia Soprana, una cattedrale bianca situata all’interno della montagna, e poi alle solfatare. A creare una connessione col passato l’interpretazione dell’attore dei racconti drammatici di Leonardo Sciascia e Luigi Pirandello.

Tra miti e leggende il viaggio continua verso la Valle del Platani, terra di pistacchi, dove Quaranta mostra i reperti archeologici. Tra le varie tappe il castello di Mussumeli, la necropoli di Sant’Angelo Muxaro, le Grotte della Gurfa e i templi di Selinunte fino ad arrivare nella Valle del Belice, dove nel 1968 il terremoto distrusse molti paesi come Gibellina, i cui resti sono stati trasformati nel grande Cretto dall’artista umbro Alberto Burri. Le ultime riprese di questo lungo percorso per la Sicilia, catturano Marettimo, isola delle Egadi, definita dal conduttore come culla della civiltà occidentale custode delle nostre radici.

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