Terrà

ISZSi, fecondazione artificiale: prosegue il corso di formazione per giovani allevatori siciliani

Proseguono con grande interesse le visite aziendali per i partecipanti al corso di Fecondazione artificiale, un’iniziativa formativa promossa dall’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia (ISZSi) e rivolta ai giovani allevatori dell’isola. La recente tappa del percorso didattico ha visto protagonista l’Azienda Agricola Alpa di Pavone Vito, situata nel territorio di Vittoria, in provincia di Ragusa.

Ad arricchire l’esperienza formativa è stata la presenza del professor Lorenzo Viora, docente presso la prestigiosa Università di Glasgow (Scozia) e titolare del diploma europeo in Herd Health Management. La sua lezione ha rappresentato un momento di alto valore scientifico per i corsisti, offrendo loro una prospettiva internazionale sulle più moderne tecniche di gestione della salute della mandria.

La giornata si è svolta in concomitanza con un controllo funzionale eseguito dai tecnici dell’ISZSi sull’avanzato impianto di mungitura robotizzato “Lely Astronaut 5”, permettendo ai partecipanti di osservare direttamente l’applicazione delle più recenti tecnologie nel settore zootecnico. “Queste visite rappresentano un tassello fondamentale del nostro programma formativo”, ha spiegato Santo Caracappa, direttore del corso. “L’obiettivo è fornire ai giovani allevatori non solo conoscenze teoriche, ma anche un contatto diretto con realtà produttive innovative che possono ispirare il miglioramento delle loro aziende”.

Il corso, della durata complessiva di tre mesi, è stato avviato con l’intento di potenziare le competenze degli allevatori siciliani nel campo del miglioramento genetico del bestiame e si concluderà il prossimo 21 giugno con il rilascio di un attestato di partecipazione. L’elemento che ha maggiormente catturato l’attenzione dei corsisti durante la visita è stata la particolare specializzazione dell’azienda Alpa: la produzione del cosiddetto “latte A2”. Si tratta di un prodotto che si distingue dal latte convenzionale per la presenza della proteina beta-caseina esclusivamente nella variante A2, anziché nella variante A1 o in una combinazione delle due.

Foto di gruppo: corsisti (allevatori), tecnici e docenti

Questa particolarità rappresenta non solo un interessante caso studio per i partecipanti al corso, ma anche un esempio concreto di come il miglioramento genetico possa tradursi in un valore aggiunto per le produzioni zootecniche siciliane, ampliando le possibilità di mercato in un settore sempre più orientato verso prodotti ad alta digeribilità e qualità nutrizionale. I giovani allevatori hanno potuto osservare da vicino le tecniche di gestione del bestiame selezionato per la produzione di latte A2, confrontandosi direttamente con i responsabili dell’azienda e con i tecnici dell’ISZSi sulle strategie di miglioramento genetico adottate e sui risultati produttivi ottenuti.

L’iniziativa formativa dell’ISZSi si inserisce in un più ampio programma di sostegno al settore zootecnico siciliano, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e la sostenibilità delle produzioni, migliorando al contempo la competitività delle aziende locali in un mercato sempre più globalizzato e attento alla qualità. Le prossime tappe del corso prevedono ulteriori visite presso altre realtà zootecniche d’eccellenza del territorio siciliano, offrendo ai partecipanti un panorama completo delle diverse strategie di allevamento e miglioramento genetico applicabili alle loro realtà produttive.

©RIPRODUZIONE RISERVATA





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