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Il riuso delle acque reflue depurate vale il 15% del fabbisogno idrico agricolo siciliano

Il riuso delle acque reflue depurate rappresenta una delle risposte più innovative e sostenibili per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla gestione delle risorse idriche. Questo tema è particolarmente rilevante in Sicilia, una regione che da anni affronta problemi di scarsità idrica e desertificazione, rendendo necessarie soluzioni integrate e sostenibili.

Contesto attuale

La Sicilia è una delle aree del Mediterraneo più esposte ai cambiamenti climatici. La riduzione delle precipitazioni e l’aumento delle temperature hanno portato a un calo significativo delle risorse idriche disponibili. Secondo i dati più recenti, come riporta in una sua relazione Michele Torregrossa, del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, i fabbisogni idrici della regione si attestano a oltre 2.200 milioni di metri cubi all’anno, con il settore agricolo che ne consuma più della metà.

Tuttavia, la capacità degli invasi e delle risorse convenzionali è insufficiente a soddisfare tali esigenze. In questo scenario, il recupero e il riuso delle acque reflue trattate si presenta come un’opportunità chiave. Non solo offre una fonte alternativa di approvvigionamento idrico, ma riduce anche l’impatto ambientale derivante dal rilascio di acque reflue nei corpi idrici naturali.

Tecnologie per il recupero delle acque reflue

Le moderne tecnologie permettono di trasformare le acque reflue in una risorsa preziosa per l’irrigazione agricola, l’uso industriale e persino per scopi potabili. Tra i principali processi utilizzati troviamo:

1 – Trattamenti preliminari e primari: rimozione dei solidi sospesi e delle impurità grossolane.

2 – Trattamenti biologici avanzati: come i reattori a membrana (MBR) e i processi di nitrificazione-denitrificazione, che garantiscono un’elevata qualità dell’effluente.

3 – Trattamenti terziari e quaternari: come la microfiltrazione, l’ultrafiltrazione e l’osmosi inversa, utilizzati per rimuovere microrganismi, inquinanti organici e microinquinanti.

4 – Disinfezione: attraverso raggi UV, ozonizzazione o clorazione, per garantire la sicurezza microbiologica delle acque.

Questi processi consentono di ottenere acque affinate che soddisfano gli standard europei per il riutilizzo in agricoltura, come stabilito dal Regolamento EU 741/2020.

Applicazioni pratiche in Sicilia

In Sicilia, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo ha avviato importanti progetti di ricerca per promuovere il riuso delle acque reflue depurate. Questi progetti includono:

Censimento degli impianti di depurazione: per identificare le infrastrutture esistenti e valutarne la capacità di trattamento.

Analisi delle esigenze irrigue: con l’obiettivo di individuare le aree agricole con maggiore necessità di acqua.

Connessioni idrauliche: progettazione di reti che collegano gli impianti di affinamento con le infrastrutture irrigue esistenti.

Mappatura dei piccoli invasi: come laghetti collinari e vasche, per ottimizzare lo stoccaggio delle acque recuperate.

Utilizzo per contrasto agli incendi boschivi: individuazione di impianti strategici per la raccolta e l’uso di acque trattate nelle operazioni di prevenzione e controllo degli incendi.

Grazie a queste iniziative, si stima che il riuso delle acque reflue potrebbe soddisfare fino al 15% del fabbisogno idrico agricolo regionale. Inoltre, la valorizzazione delle acque trattate potrebbe creare nuove opportunità economiche per le comunità locali.

Benefici economici e ambientali

Il riuso delle acque reflue non è solo una risposta tecnica ai problemi di scarsità idrica, ma offre anche vantaggi significativi in termini economici e ambientali. Tra i principali benefici troviamo:

Riduzione dei costi: il recupero di acque reflue è spesso più economico rispetto alla desalinizzazione o all’importazione di acqua da altre regioni.

Minore impatto ambientale: riducendo il prelievo di acqua da fonti naturali, si preservano gli ecosistemi locali.

Mitigazione del rischio idrico: aumentando la disponibilità di risorse idriche non convenzionali, si riduce la vulnerabilità alle siccità.

Economia circolare: promuovendo il riuso delle risorse, si contribuisce a un modello economico più sostenibile e resiliente.

Un altro aspetto fondamentale riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra. Infatti, i processi di trattamento e riuso delle acque reflue richiedono meno energia rispetto alla desalinizzazione, contribuendo così a ridurre l’impronta carbonica complessiva.

Sfide e prospettive

Nonostante i numerosi vantaggi, l’implementazione del riuso delle acque reflue incontra ancora alcune sfide. Tra queste:

Accettazione sociale: è necessario aumentare la consapevolezza e l’accettazione del pubblico riguardo all’uso di acque trattate.

Costi di investimento: la realizzazione di impianti di affinamento richiede significativi investimenti iniziali, che spesso ricadono sulla finanza pubblica.

Normative rigorose: è fondamentale rispettare gli standard di qualità, che possono aumentare i costi operativi.

Una possibile soluzione a queste problematiche risiede nel miglioramento delle politiche di incentivazione e nella creazione di partenariati pubblico-privati. Gli incentivi economici potrebbero supportare le aziende agricole e industriali nella transizione verso l’uso di risorse idriche alternative.

Inoltre, l’integrazione di tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT), potrebbe migliorare la gestione degli impianti di trattamento e affinamento. Sistemi di monitoraggio avanzati potrebbero garantire un controllo costante della qualità dell’acqua, ottimizzando al contempo i consumi energetici.

L’Importanza della ricerca

La ricerca svolge un ruolo cruciale nello sviluppo di soluzioni innovative per il riuso delle acque reflue. Università e centri di ricerca devono collaborare strettamente con istituzioni pubbliche e imprese private per favorire l’adozione di tecnologie avanzate.

In sostanza, il riuso delle acque reflue depurate è una soluzione concreta e sostenibile per affrontare le sfide legate alla gestione delle risorse idriche in Sicilia e in altre regioni del Mediterraneo. Investire in tecnologie avanzate e promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza del riuso può contribuire a costruire un futuro più resiliente e sostenibile, dove l’acqua, risorsa essenziale per la vita, venga gestita in modo responsabile ed efficiente.

Guardando al futuro, infine, è essenziale che governi, aziende e comunità lavorino insieme per trasformare questa visione in realtà. Solo attraverso un approccio integrato e collaborativo sarà possibile garantire un accesso equo e sostenibile all’acqua per le generazioni future.

©RIPRODUZIONE RISERVATA





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