
Gruppo di azione locale, il siciliano Eloro sul podio italiano
di Sergio Campanella*
Il GAL Eloro è un pioniere della cooperazione in Italia: già a due anni dalla sua costituzione, a partire dal 2000, in ambito LEADER II ha esercitato il ruolo di capofila del progetto transnazionale italo-portoghese AGROBIOTOUR; del progetto di cooperazione italo-spagnola INOVATOUR; e del progetto ADDCI con la Tunisia, dove ha trasferito il metodo CLLD ottenendo il riconoscimento ufficiale dell’IFAD, agenzia specializzata dell’ONU per lo sviluppo agricolo, per la sua “buona pratica esemplare” diffusa fra i Paesi ACP e dell’America Latina nel 2011. E ancora. Il GAL Eloro è stato capofila dei progetti transnazionali EUROYOUTH, programma PRINCE, e AGECAVA (AGEnti per la promozione di una rete di CAse VAcanza).
Il gruppo di azione locale (GAL) è un partenariato composto da rappresentanti degli interessi socio-economici locali sia pubblici che privati la cui esistenza, i cui compiti e le cui finalità (favorire lo sviluppo locale di un’area rurale) sono previsti da norme europee. (wikipedia)
Nel settennio 2007-2013, con LEADER+, il GAL Eloro è stato capofila nel progetto SOLISOL – Ecomuseo del Mediterraneo fra Italia, Grecia, Cipro e Tunisia; partner nel progetto Ruralità Mediterranea, fra Italia, Grecia e Malta; partner nel progetto interterritoriale Rete dei Distretti Rurali Mediterranei. Di nuovo fuori dell’ambito LEADER, è partner esperto nel programma EuroMed III Gioventù, progetto “Prevenzione della violenza contro le giovani donne” tra Italia, Francia, Marocco e Tunisia, con osservatori Egitto, Sudan e Malta. Dal marzo 2008 il GAL Eloro è rappresentante dei GAL italiani nella rete di cooperazione RE.MA.DE.L. – Réseau Maghrebin Développement Local, con Mauritania, Marocco, Algeria, Tunisia, Spagna, Francia e Italia, a suggello del ruolo svolto nel contesto mediterraneo. Nel programma ENPI “Italia-Tunisia” 2007-13 è stato partner nel progetto Les Voyages de la Connaissance; capofila nel progetto “SERVAGRI: Osservatorio italo-tunisino a SERVizio dell’AGRIcoltura sostenibile di qualità” sulle politiche di sicurezza e qualità nei settori olivicoltura, apicoltura, agricoltura biologica e filiera corta; e primo partner nel progetto “HI.L.F.TRAD.”, settore lattiero-caseario.