Delegazioni polacche, il Gal Etna Sud accoglie i Gal Ziemi Minskiej e Natura i Kultura
Proseguono gli incontri di cooperazione transnazionale avviati dal Gal Etna Sud con altri Gal europei. L’ultimo si è svolto dal 2 al 6 di giugno con i Gal Ziemi Minskiej e Natura i Kultura della Polonia. Il progetto è iniziato con le visite a San Giovanni La Punta, Tremestieri Etneo, Mascalucia, San Pietro Clarenza e Camporotondo Etneo, durante le quali, con la guida di esperti locali, i partecipanti hanno avuto modo di scoprire quanto di bello offre il nostro comprensorio. In particolare hanno apprezzato il centro storico di Mascalucia, il Palazzo Mannino di San Pietro Clarenza, la zona artigianale di Camporotondo Etneo, dove hanno potuto visitare aziende che esportano prodotti in tutto il mondo, e le imponenti aree destinate ai flussi religiosi.
Un plauso va fatto alle guide che con invidiabile passione hanno fatto innamorare gli ospiti del nostro comprensorio. L’incontro finale, durante il quale è avvenuto lo scambio di esperienze in materia di sviluppo locale tra il nostro Gal ed i Gal ospiti, si è avuto presso il bellissimo palmento della Villa Buscemi, sede della Delegazione Comunale di Mascalucia. Il Gal Natura i Kultura ha presentato tutte le emergenze naturali, monumentali, storiche ed infrastrutturali, quali sentieri e piste ciclabili, del proprio comprensorio, focalizzandosi sulle strategie per lo sviluppo socio-economico della propria area.
Il Gal Ziemi Minskiej, oltre a una specifica descrizione della sua realtà socio-economica, ha presentato il Progetto “Culture Locally – Spazi di ispirazione”, nell’ambito del quale, con l’acronimo KULT, si colloca il progetto di cooperazione. Particolare attenzione è stata riservata all’analisi delle strategie di sviluppo elaborate ed attuate nei rispettivi comprensori. Anche il Gal Etna Sud ha presentato il suo comprensorio e le strategie utilizzate per lo sviluppo socio-economico nell’ambito del Piano di Azione Locale Etna Sud 2020, partendo proprio dalle esigenze del suo territorio. La prima esigenza nasce dall’alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha portato il Gal a facilitare al massimo l’avvio di start-up.
Il Bando 6.2 ha consentito al Gal di avviare quasi 80 start-up, che tuttora vengono seguite costantemente. Ma ciò ha sorpreso il Gal durante lo svolgimento delle sue attività è stata la forte esigenza delle aziende esistenti di rafforzare la loro capacità produttiva con i supporti necessari in termini di attrezzature, servizi, ecc. Basti pensare che con il Bando 6.4, prima edizione, il Gal ha finanziato una sola azienda, con la seconda edizione ne ha finanziato 12 aziende, e con la terza edizione ne ha ammesse a finanziamento ben 32, potendone finanziare solo 7.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Vuoi ricevere gli aggiornamenti di Terrà per email?
Post a Comment
Devi essere connesso per inviare un commento.