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Tra radici e sostenibilità: la nuova alba di “Cantina Rapinzeri”. Un viaggio tra i filari con Angela Biondo
di Agata Imbrogiano
Cantina Rapinzeri sorge a Santa Ninfa, nella provincia di Trapani, a 540 metri sul livello del mare e si estende su 11 ettari di dolci declivi, in un territorio caratterizzato da un microclima unico e ideale per la coltivazione di vitigni che danno vita a vini dal profilo aromatico inconfondibile. Nasce nel 2018, grazie ai finanziamenti ricevuti dal Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Misure 112 e 121, e oggi Cantine Ripinzeri rappresenta il frutto del lavoro di quattro generazioni unite dall’amore per queste terre.
L’azienda, a conduzione famigliare, è gestita da Angela Biondo, 29 anni, che sta per completare il suo percorso universitario in Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Trento, con un cammino in continua evoluzione. Parallelamente agli studi accademici, ha intrapreso corsi di specializzazione, come quello da sommelier e accumulato preziose esperienze sul campo. La cantina, come spiega la stessa Angela, prende il nome dalla contrada Rampinzeri, dove si trova anche l’omonimo Castello. La scelta di modificare il nome in “Rapinzeri” riflette il desiderio di richiamare la lingua siciliana e le radici della famiglia, poiché in dialetto locale la contrada è chiamata “Rapinzeri”.
Angela ci racconta con orgoglio la storia della sua famiglia, intrecciata a quella delle terre in cui sorge l’azienda: “Negli anni ’60 il mio bisnonno lavorava come mezzadro nei terreni del Castello di Rampinzeri, coltivando grano e cotone. Era un uomo instancabile, legato alla terra. Con mio nonno Giuseppe, suo figlio, avvenne una svolta importante in quanto decisero di dedicarsi alla viticoltura. Piantarono le prime viti, segnando l’inizio di un percorso fatto di sacrifici e di grandi sogni e, grazie a quegli anni di duro lavoro, scoprimmo il grande potenziale di queste terre”.
“Negli anni ’70 – prosegue Angela – nonno Peppe continuò a coltivare i vigneti con la stessa passione, trasmessa da suo padre. Al suo fianco c’era mia nonna Lina, una donna straordinaria e pilastro della famiglia; insieme, trasmisero ai loro tre figli, tra cui mio padre Antonino, l’amore per la terra e la viticoltura. Arrivati agli anni ’90 mio padre prese in mano l’azienda familiare con uno spirito innovativo intuendo il potenziale delle nostre terre che grazie alla loro altitudine, la tessitura dei terreni e il clima favorevole, nonché grazie alla conversione di parte dei vigneti alle varietà Viognier, Müller-Thurgau, Catarratto e Syrah, sono state capaci di esprimere al meglio il carattere unico del nostro territorio”.
Angela lavora con passione per creare qualcosa di autentico e significativo. Il suo obiettivo è coniugare la storia e le tradizioni della sua famiglia con le innovazioni nel settore enologico. Oggi al suo sesto anno di produzione, l’imprenditrice riconosce che il lavoro pratico in azienda le sta offrendo competenze che vanno oltre quanto appreso sui libri e ha deciso di fare dell’ecosostenibilità il pilastro portante della sua visione aziendale. Infatti, l’azienda Rapinzeri è ormai alla fase finale del percorso di conversione al biologico, adottando tecniche che privilegiano l’uso di fonti di energia rinnovabile e riducono drasticamente l’impiego di fitofarmaci nei vigneti.
“Il mio obiettivo – aggiunge – è produrre vini che riflettano l’anima del territorio e lo rispettino in ogni sua fase, dalla coltivazione della vite fino all’imbottigliamento”. Grazie all’integrazione di macchinari innovativi e tecnologie all’avanguardia, Angela punta a minimizzare l’impatto ambientale e a valorizzare appieno le risorse naturali.
La passione di Angela per il suo lavoro ha origine nella sua infanzia: “Ricordo che da piccola amavo correre fra i filari durante le vendemmie estive, dove tutta la nostra famiglia si riuniva per raccogliere le uve. Mio padre mi coinvolgeva a raccogliere qualche grappolo già all’età di 4 anni. Indimenticabili le mangiate, alla fine delle vendemmie, perché facevamo delle lunghissime tavolate per riposarci dopo la fatica e la soddisfazione della raccolta”.
Angela cura moltissimo l’aspetto della degustazione, infatti, ama raccontare durante le degustazioni la storia di ogni vino. Ad oggi l’azienda produce circa 10mila bottiglie con un potenziale di crescita che potrebbe raggiungere le 50mila bottiglie in base alla domanda. La vendita si sviluppa principalmente su territorio nazionale e da qualche anno la richiesta si è estesa anche sui mercati di Belgio, Germania, Francia e Spagna.
La produzione
Cantina Rapinzeri si distingue per l’attenta valorizzazione delle peculiarità pedoclimatiche del territorio, che si rivelano ideali per la coltivazione di vitigni d’eccellenza come Catarratto Lucido, Syrah, Viognier e Müller Thurgau.
I vigneti a bacca bianca, situati su terreni prevalentemente gessosi adottano un sistema di allevamento a controspalliera con potatura a Guyot, una scelta che garantisce la migliore esposizione e crescita delle viti. La vendemmia, rigorosamente manuale, viene effettuata durante le ore più fresche della giornata per preservare la qualità delle uve, successivamente lavorate con metodi di vinificazione in purezza per esaltarne le caratteristiche organolettiche.
Tra i vini bianchi, la produzione vanta:
Il Grillo. Le uve del Grillo vengono raccolte nella prima decade di settembre. Dopo una delicata diraspa-pigiatura e una soffice pressatura, si utilizza esclusivamente il mosto fiore, sottoposto a una fermentazione lenta a temperatura controllata, 14°-16°C, in serbatoi d’acciaio inox coibentati. Il vino affina sui lieviti per sei mesi, con bâtonnage periodici. Il risultato è un bianco di grande intensità aromatica, che al naso regala profumi di fiori di zagara e gelsomino, accompagnati da note fruttate di melone, pesca gialla e pompelmo. Il palato è fresco, sapido e di lunga persistenza, mentre il colore si presenta in un giallo paglierino intenso.
Il Viognier. Le uve del Viognier, raccolte nella seconda decade di agosto, seguono lo stesso processo di vinificazione attento e rispettoso. Dopo sei mesi di affinamento sui lieviti, il vino si distingue per il suo profilo elegante e verticale, in cui l’equilibrio tra acidità e sapidità risulta impeccabile. Aromi di pesca gialla, albicocca, mango e ananas si uniscono a una struttura fresca e persistente. Il colore giallo paglierino con riflessi verdolini suggerisce finezza e longevità.
Il Catarratto. La vendemmia delle uve avviene nella seconda metà di settembre. Questo vino viene affinato per sei mesi sui lieviti con bâtonnage, offre una spiccata acidità che esalta la sua freschezza aromatica. Al naso emergono sentori di agrumi di Sicilia, pesca e fiori bianchi, mentre al palato si percepiscono note minerali ed erbacee che ne arricchiscono la struttura con freschezza e sapidità.
Il Rabzir Bianco Unfiltered. La raccolta eseguita a metà agosto. Dopo sei mesi di affinamento in acciaio, il vino base rifermenta in bottiglia in un ambiente a temperatura controllata, dove i lieviti si accumulano sul fondo. Questo metodo dona al vino bollicine fini ed equilibrate, accompagnate da aromi di lievito e crosta di pane, arricchiti da sentori floreali e fruttati. Al palato risulta essere sapido e vivace.
Il Rabzir Bianco. Simile nella lavorazione, il Rabzir Bianco si distingue per una fase finale di sboccatura che elimina i lieviti esausti, donando un vino di maggiore limpidezza. Le bollicine sono fini e persistenti, mentre al naso emergono note di pesca bianca e sfumature di frutta esotica. Fresco e raffinato, questo vino rappresenta un’espressione moderna e versatile del territorio.
Unico vino rosso della cantina, il Syrah, un prodotto di grande personalità. Le uve, raccolte manualmente nella seconda metà di settembre, subiscono una vinificazione in purezza con una macerazione di 8-10 giorni in cui le vinacce vengono regolarmente rimescolate al mosto in fermentazione. Dopo la svinatura, il vino affina per 12 mesi in barrique di rovere francese. Il risultato è un rosso corposo e strutturato, che al naso rivela sentori di ribes nero, mora e prugna, con intriganti note di pepe nero e tabacco. Al palato, il Syrah si presenta secco, persistente e ben bilanciato tra acidità e tannicità, con un colore rosso rubino dai riflessi violacei.
Ma Angela continua a pensare al futuro. E per quest’anno ha in programma la creazione di un tour esperienziale con obiettivo di valorizzare il territorio attraverso un percorso enologico, capace di offrire ai partecipanti un’immersione autentica coniugando l’eccellenza vitivinicola a quella territoriale.
Cantina Rapinzeri, presso contrada Rampinzeri – 91029 Santa Ninfa (Trapani) – M.: 335 785 4635 – 327 445 8667
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