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L’Europa si sveglia, semplificazioni e flessibilità: le nuove proposte della Commissione per la Pac

La Commissione europea ha annunciato una serie di proposte volte a rivedere e semplificare alcune disposizioni della Politica agricola comune (Pac), mantenendo nel contempo un’impostazione forte, sostenibile e competitiva per l’agricoltura e l’alimentazione all’interno dell’Unione europea. Queste misure mirano principalmente ad alleviare gli oneri amministrativi per gli agricoltori e a fornire loro una maggiore flessibilità nell’aderire a determinati standard ambientali.

Una delle principali modifiche proposte riguarda la revisione delle condizionalità, che rappresentano una serie di norme standard ambientali e climatici, note come “buone condizioni agricole e ambientali” (BCAA), a cui gli agricoltori devono aderire per ricevere i pagamenti Pac. La Commissione propone di introdurre deroghe temporanee in casi di condizioni meteorologiche avverse che impediscono agli agricoltori di rispettare tali requisiti, con la condizione che tali deroghe siano limitate nel tempo e applicabili solo ai beneficiari direttamente interessati.

Una delle principali proposte riguarda la revisione delle condizionalità, che rappresentano una serie di norme standard ambientali e climatici

Inoltre, per consentire una maggiore adattabilità dei piani strategici della Pac alle mutevoli condizioni, la Commissione propone di raddoppiare il numero di modifiche consentite ogni anno. Questo permetterà ai paesi dell’UE di adeguare più facilmente i propri piani strategici per rispondere alle esigenze ambientali e climatiche emergenti. Un’altra proposta significativa riguarda l’esenzione dai controlli e dalle sanzioni relativi ai requisiti di condizionalità per le piccole aziende agricole con meno di 10 ettari. Questa misura, se adottata, ridurrebbe notevolmente gli oneri amministrativi per i piccoli agricoltori, che rappresentano una parte significativa dei beneficiari della Pac.

I piani strategici della Pac assegnano il 32% del bilancio totale della stessa Pac (circa 98 miliardi di euro) ad azioni volontarie che promuovono gli obiettivi ambientali, climatici e di benessere degli animali. Le modifiche proposte mantengono questo bilancio senza precedenti e forniscono una maggiore flessibilità per raggiungere gli obiettivi ambientali della Pac. Inoltre, gli Stati membri dovranno rivedere i propri piani strategici entro il 31 dicembre 2025 se specifici, ambientali e climatici (ad esempio sulla conservazione degli uccelli selvatici e degli habitat naturali della fauna e della flora selvatiche e sulla protezione delle acque) e saranno aggiornati a livello dell’Ue.

E ancora. La Commissione proporrà opzioni per migliorare in modo mirato l’attuale quadro giuridico stabilito dal regolamento recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (Ocm). Tali opzioni comprendono il rafforzamento delle norme applicabili ai contratti che gli agricoltori concludono con gli acquirenti dell’industria alimentare o del commercio al dettaglio e il rafforzamento delle organizzazioni di produttori per consentire agli agricoltori di cooperare e agire collettivamente in modo più efficace nei confronti di altri attori della filiera alimentare. L’obiettivo è contribuire a correggere gli squilibri nella catena, preservando nel contempo il principio fondamentale dell’orientamento al mercato.

Analogamente, la Commissione propone la possibilità di nuovi provvedimenti sull’applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali. Attualmente almeno il 20% dei prodotti agricoli e alimentari consumati in uno Stato membro proviene da un altro Stato membro. È necessario rafforzare quindi la cooperazione tra le autorità nazionali di contrasto, in particolare migliorando lo scambio di informazioni e la raccolta di sanzioni.

Le discussioni con gli Stati membri su queste possibili misure inizieranno il prossimo 26 marzo, in occasione del Consiglio “Agricoltura”. Di certo, queste proposte della Commissione europea rappresentano un passo significativo verso una Pac più efficiente, equa e sostenibile, che mira a semplificare gli oneri amministrativi per gli agricoltori, garantire una maggiore flessibilità nell’aderire ai requisiti ambientali e climatici e rafforzare la posizione degli agricoltori all’interno della filiera alimentare europea. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.

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