Il Progetto Siscol
Innovazione, riutilizzo degli scarti agricoli e gestione intelligente delle risorse idriche
di Davide Colombo*
Due dei problemi che spesso si ritrovano nelle pratiche dell’agricoltura siciliana sono la carenza di acqua per irrigazione e lo smaltimento di rifiuti quali gli scarti di produzione agricola (paglia, sfalci di potatura, letame, etc.). Inoltre, alla carenza di acqua spesso si associa la disponibilità di risorse idriche con caratteristiche qualitative non idonee per l’uso richiesto. Da qui il Progetto Siscol che punta a implementare all’interno delle aziende agricole aderenti al G.O. (Gruppo Operativo) sistemi gestionali innovativi. In particolare, ha l’obbiettivo di migliorare la produzione agricola da un punto di vista qualitativo e quantitativo attraverso l’innovazione tecnologica basata sulla comunicazione e analisi informatica e l’utilizzo di apparecchiature moderne che riqualificano gli scarti agricoli e ne permettono il riutilizzo.
Gestione risorse idriche
L’implementazione del sistema intelligente di gestione delle acque basato su tecnologie di comunicazione informatizzati (I.C.T.) mira all’ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche disponibili per l’irrigazione.
Tecnologia utilizzata:
• Droni a rilevamento termico
• Sensori di umidità del terreno
• Sistemi di irrigazione a goccia
Gestione scarti agricoli
Il Progetto Siscol propone anche un innovativo sistema di valorizzazione degli scarti agricoli. Il sistema proposto prevede una combinazione di trituratori e sistemi di compostaggio.
Tecnologia utilizzata:
• Macchina compostaggio
• Caldaia
• Biotrituratore
Prodotti trasformati:
• Scarti della potatura degli ulivi
• Scarti della potatura delle vigne
• Scarti di prodotti ortofrutticoli
Obbiettivi
1A. Stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali;
1B. Rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall’altro, anche al fine di migliorare la gestione e le prestazioni ambientali;
2. Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e
l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività;
3. Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli nella filiera agroalimentare attraverso i
regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei
mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni
interprofessionali;
4. Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell’agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa;
5A. Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura;
5B. Rendere più efficiente l’uso dell’energia nell’agricoltura e nell’industria alimentare;
5C. Favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia;
5D. Ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall’agricoltura;
5E. Promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale;
Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione.
Risultati
1. Ottimizzazione degli input (acqua e nutrienti), minimizzando gli impatti ambientali (rifiuti, scarti agricoli,
emissioni di gas-serra (GHG) dai suoli agrari;
2. Ottimizzazione dell’efficienza produttiva e qualitativa di peperoncino e olive;
3. Riduzione di stress idrici delle colture e aumento della disponibilità idrica;
4. Ripristino della fertilità chimica, fisica e biologica dei suoli;
5. Riduzione dei costi aziendali.
*Responsabile della divulgazione progetto Siscol
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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