Storia e tradizioni della cucina e pasticceria siciliana. Se ne parla a Palermo
Primo Simposio dedicato a “Cultura, Storia e Tradizioni della Cucina e Pasticceria Regionale Siciliana”, che si terrà presso i locali di Villa Riso a Palermo, via dell’Olimpo n.30/a, domani, 10 maggio, alle 17.30. Nel corso dell’incontro, si parlerà di valorizzazione del territorio, attraverso l’uso di prodotti tipici locali; le prospettive di crescita e di rilancio degli stessi attraverso nuove strategie. Il tutto moderato dalla pluripremiata artista Katiuska Falbo. Durante l’evento gli chef Mariano Carbonetti e Roberto Cascino verranno insigniti dal riconoscimento di “Custode dell’Identità Territoriale” della Libera Università Rurale dei Saperi & dei Sapori Onlus.
Chi sono i custodi dell’identità territoriale?
I produttori agricoli ma anche i pescatori, custodiscono sapientemente un giacimento inesauribile della dieta mediterranea, costituiscono il collante tra i prodotti della terra e del mare e il territorio, rappresentano infatti gli ereditieri di un “savoirfaire” locale, portatori di valori specifici, artefici di una costruzione sociale e di una cooperazione che ha come risultato la qualificazione di un prodotto di cui i riferimenti sono l’identità del gusto. Le caratteristiche del prodotto sono irriproducibili in altri luoghi, cioè al di fuori di quel particolare contesto economico, ambientale, sociale e culturale, e pertanto uniche. Il prodotto del territorio è la risultante di questa interazione, e incorpora un sapere costruito nel tempo e condiviso all’interno di una collettività territorializzata e condivisa. Questo processo di accumulazione di conoscenza e di sedimentazione locale tramite interazione permette al prodotto di divenire l’espressione della società locale nella sua organizzazione, nei suoi valori, nelle sue tradizioni e nei suoi gusti adattati al contesto ambientale, economico, sociale e culturale del luogo.
La cibosofia
Conoscere il territorio attraverso i sapori dei piatti culinari è il principio base della cibosofia che propone di leggere ogni piatto come un intreccio di alimenti, storia, cultura e tradizione di un territorio e del suo popolo. Questa chiave di lettura è sempre più usata dagli chef per raccontare con la propria cucina la cultura millenaria del cibo. Ricette tradizionali, prodotti locali, antichi e nuovi saperi sono ricercati con cura dagli chef per dar vita a piatti capaci di raccontare la storia e l’identità di un territorio. Ecco così che la cucina diventa un’occasione per gli chef di raccontare con i sapori di un piatto la storia dei prodotti usati e per chi mangia di conoscere tradizioni e valori culinari millenari.
In altri termini, la cibosofia è un nuovo approccio alla cucina che, partendo da tutto ciò che offre la nostra terra, riesce a raccontare il patrimonio culturale e l’identità dei territori. Il cibo, quindi, riesce, sì, a soddisfare la nostra fame fisiologica ma anche la voglia di scoprire e conoscere la tradizione e la cultura di un luogo attraverso i cinque sensi. I nostri territori sono veri e propri giacimenti di specialità alimentari e tradizioni culinarie da scoprire e imparare a conoscere e valorizzare. Il Sud rappresenta un eccellente esempio di come la cucina può farsi depositaria di valori e storie dei territori, proponendo gusti e ricette antiche.
Ingresso gratuito a invito. L’evento sarà live su i principali canali social.
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