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Inclusione e sviluppo
Sicilia, nasce l’Osservatorio sull’agricoltura sociale: nuovo faro per il welfare rurale
di Nino Sutera*
La Sicilia guarda al futuro e lo fa partendo dalla sua terra. Con l’insediamento ufficiale dell’Osservatorio Regionale sull’Agricoltura Sociale (O.Re.A.S.), istituito con il Decreto Assessoriale n. 36/2021, l’isola compie un salto in avanti nella valorizzazione delle pratiche agricole a fini sociali. Un organismo che non si limita a monitorare, ma che punta a rivoluzionare il settore, creando sinergie tra agricoltura, welfare e inclusione.
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L’assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo Rurale e alla Pesca Mediterranea, Salvatore Barbagallo, non ha usato mezzi termini: “L’Osservatorio è uno strumento strategico per la Regione Siciliana. Un organismo che non solo ascolta, ma elabora proposte concrete, coinvolgendo associazioni, istituzioni e centri di ricerca. L’agricoltura sociale non è più un’esperienza marginale: è una risorsa fondamentale per il nostro territorio”.
Un traguardo storico, finalmente operativo
A ripercorrere il lungo iter che ha portato alla nascita dell’Osservatorio è stato Dario Cartabellotta, dirigente generale dell’assessorato all’Agricoltura. “Finalmente siamo davanti a una realtà concreta e operativa – ha detto il capo del Dipartimento agricoltura – Abbiamo lavorato per dare alle aziende agricole che praticano agricoltura sociale una cornice normativa chiara. Prima i bandi erano pensati solo per l’agriturismo e le attività didattiche; ora guardiamo anche alla funzione terapeutica e riabilitativa della campagna, all’educazione ambientale e molto altro”.
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Tra le priorità c’è la modifica del D.A. n. 36/2021, per ampliare la platea delle aziende agricole coinvolte. Un obiettivo ambizioso, ma necessario per riconoscere il ruolo delle fattorie sociali e delle cooperative che operano nel campo dell’inclusione e del disagio sociale.
Agricoltura sociale: volano per giovani e fasce deboli
Salvatore Cacciola, presidente della Rete Fattorie Sociali Sicilia BioAS, ha sottolineato l’importanza di semplificare il decreto e di attuare pienamente la legge quadro nazionale 141/2015, rimarcando che serve “trasformare l’agricoltura sociale in un’opportunità concreta per i giovani e per chi è in difficoltà. Serve un dialogo istituzionale più forte e una visione chiara del futuro”.
L’Osservatorio avrà il compito di monitorare queste attività, individuare buone pratiche e promuovere la creazione di reti regionali tra gli operatori del settore.
Le funzioni dell’Osservatorio
L’O.Re.A.S. non è un semplice organismo di controllo, ma un vero e proprio motore di sviluppo. Ecco, in sintesi, i suoi compiti e le sue funzioni:
Compiti e funzioni dell’O.Re.A.S. |
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Monitoraggio delle attività di agricoltura sociale, per facilitare la raccolta e la diffusione di informazioni e individuare buone pratiche regionali. |
Promozione di iniziative per la diversificazione delle attività agricole, inclusa la creazione di reti regionali tra operatori del settore. |
Inquadramento di modelli efficaci di intervento e divulgazione delle buone prassi individuate. |
Integrazione dei dati con l’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, afferente all’Assessorato alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro. |
Proposizione di azioni di comunicazione e animazione territoriale per supportare le iniziative della Regione e degli Enti locali. |
Coordinamento e integrazione dell’agricoltura sociale con le politiche regionali di sviluppo rurale. |
Raccolta e diffusione dei risultati delle attività di sperimentazione di nuovi modelli di welfare regionale. |
Verso un futuro di inclusione e sviluppo
Intanto, Cartabellotta guarda al futuro: “Investiremo nella formazione. Un agricoltore che sa produrre formaggio fa già un’operazione didattica, ma per avere una funzione terapeutica e riabilitativa servono professionalità specifiche. Penso alle terapie che sfruttano gli aromi e gli odori della natura, alle scienze che sviluppano i sensi. Questo è il percorso che ci siamo dati”.
La Sicilia dimostra ancora una volta di saper guardare lontano, partendo dalle sue radici. Con l’Osservatorio Regionale sull’Agricoltura Sociale, l’isola si candida a diventare un modello nazionale, dimostrando che l’agricoltura può essere non solo un motore economico, ma anche un veicolo di benessere e coesione sociale. La strada è tracciata, ora si tratta di camminare insieme.
*Funzionario responsabile Osservatorio Neorurale
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