
Sicilia, la rivoluzione del latte è servita: “Qualità Sicura”, un nuovo modello agricolo e alimentare
Dal pascolo alla tavola, senza mai perdere di vista la qualità, la trasparenza e l’identità del territorio. È questo il cuore della filiera lattiero-casearia “QS – Qualità Sicura”, progetto promosso dalla Regione Siciliana che certifica ogni fase del processo produttivo del latte vaccino e dei suoi derivati, garantendo al consumatore un prodotto 100% siciliano, sicuro, nutriente e tracciato in ogni dettaglio.

Salvatore Barbagallo
“Bere un bicchiere di latte QS o gustare un formaggio prodotto con materia prima certificata significa fare una scelta consapevole – spiega Salvatore Barbagallo, assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea –. È il gusto della sicurezza, ma anche dell’identità siciliana che si fa eccellenza agroalimentare. La Filiera QS rappresenta un punto di svolta per la zootecnia da latte siciliana perché garantisce tracciabilità, sicurezza alimentare e un legame reale con il territorio, tutelando produttori e consumatori insieme”.
Dalla stalla al banco frigo, ogni passaggio è controllato
Nata nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) e realizzata attraverso il Progetto Integrato di Filiera (PIF), l’iniziativa ha già coinvolto 12 aziende agricole e 4 caseifici, coordinati dalla cooperativa Progetto Natura. Si tratta di un vero e proprio sistema produttivo integrato, che impone precisi standard qualitativi: le aziende devono garantire il benessere animale, adottare severi protocolli igienico-sanitari e assicurare la tracciabilità totale del latte.
Non basta produrre latte: almeno il 50% dell’alimentazione delle bovine deve provenire da foraggi coltivati in Sicilia, scelta che riduce l’impatto ambientale e rafforza il legame tra prodotto e territorio. Il latte, raccolto entro un massimo di quattro mungiture e consegnato in poche ore, viene lavorato esclusivamente da aziende della filiera certificata, secondo un disciplinare tecnico approvato dalla Regione.
Una carta d’identità per il latte siciliano
Ogni litro di latte QS arriva sulla tavola con una vera e propria “carta d’identità”: si tratta di un latte fresco, 100% siciliano, naturalmente più ricco di omega 3, controllato durante tutte le fasi, dal trasporto alla sanificazione degli impianti fino al confezionamento. Accanto al latte, anche formaggi, ricotta e altri derivati rispettano le medesime regole, offrendo al consumatore più sicurezza, più nutrizione, più trasparenza.
Attualmente, sono già circa 15 milioni i litri di latte vaccino certificati QS, con una copertura significativa della produzione regionale. Un progetto che guarda al futuro, ma affonda le sue radici nei saperi antichi dell’isola: quelli degli allevatori, dei casari, delle cooperative, che hanno scelto di produrre meglio, non solo di più.
Un patto tra produttori e consumatori
La filiera QS non è soltanto un sistema di garanzie tecniche: è anche un patto sociale. Da un lato assicura trasparenza per il consumatore, dall’altro offre giusto riconoscimento economico alle aziende agricole e promuove un modello di cooperazione tra tutti gli attori della filiera. Il marchio è infatti gratuito e concesso alle imprese che aderiscono volontariamente al sistema, previo controllo da parte di enti certificatori accreditati.
I primi certificati sono stati rilasciati da CORFILCARNI GCC, organismo del Consorzio di Ricerca Filiera Carni e Agroalimentare della Regione Siciliana, affiancato da altri tre enti: CCPB (Bologna), CODEX (Scordia) e CSQA (Thiene).
Il Marchio QS: qualità siciliana, rango europeo
Quindi, anche questa esperienza positiva del latte si inserisce nell’intero progetto QS – Qualità Sicura, marchio ufficiale della Regione Siciliana per la certificazione delle produzioni agricole, alimentari e zootecniche. Come i prodotti DOP e IGP, anche quelli contrassegnati da “QS” hanno rango europeo di qualità certificata e potranno beneficiare delle misure promozionali previste dal PSR (in particolare, le Misure 3.1 e 3.2).
L’uso del marchio è concesso a tutti gli operatori dell’Unione Europea, a condizione che siano iscritti nei registri delle imprese e che rispettino i disciplinari di produzione approvati. Tali disciplinari vengono redatti da tavoli tecnici composti da agronomi, rappresentanti delle associazioni di categoria, enti di ricerca e università.
Le filiere coinvolte
Accanto a quella lattiero-casearia, sono già attive altre filiere che rientrano nel sistema QS:
– Grano duro e derivati
– Carne bovina
– Agnello e agnellone
– Latte ovino e derivati
– Carne suina
Tutti i disciplinari sono basati su cinque principi guida:
1 Salute e benessere animale
2 Tutela dell’agrobiodiversità e delle risorse genetiche locali (L.R. 19/2013 – Born in Sicily)
3 Protezione dell’ambiente e salubrità delle produzioni
4 Qualità intrinseca del prodotto
5 Valori etico-sociali, ambientali ed economici
Verso una nuova cultura agroalimentare
Il marchio QS si inserisce in un percorso culturale prima ancora che commerciale: ridefinisce il concetto di qualità, estendendolo a ogni componente della filiera, dalla produzione alla trasformazione, fino alla comunicazione con il consumatore. In un tempo in cui la fiducia è un valore raro, QS si propone come “sigillo” di autenticità, capace di raccontare la Sicilia migliore: trasparente, sostenibile, attenta.
Un progetto che parla chiaro alle famiglie e al mercato, ma che soprattutto restituisce dignità al lavoro degli agricoltori e degli allevatori siciliani, promuovendo un modello di sviluppo fondato su identità, innovazione e rispetto per il territorio.
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