Reimpiego dei residui di allevamento delle api, una nuova frontiera
La Giornata di Campagna dello scorso 5 dicembre si è rivelata un’importante tappa, con un focus particolare sull’Azione 6 dedicata al “Reimpiego dei residui di allevamento delle api“. Questo evento si è svolto offrendo un’opportunità unica per esplorare un processo innovativo volta alla creazione di sottoprodotti derivanti dalla lavorazione del miele, con particolare attenzione al miele da opercoli e da sceratrice. Nel corso dell’evento sono state condivise le ultime ricerche nel campo apistico, fornendo una prospettiva scientifica sul reimpiego dei residui di allevamento delle api.
Mario Cirrito, capofila di ‘Nettare di Sicilia S.A.S.’ è stato il portavoce dell’azienda, sottolineando l’importanza dell’iniziativa e presentando la visione della stessa azienda nella creazione di un modello sostenibile di produzione apistica. Cirrito, esperto nell’allevamento delle api, ha approfondito la gestione dei residui e le tecniche impiegate per ottenere sottoprodotti di alta qualità. Una presentazione dettagliata dell’Azione 6 ha dato il via ai lavori, nel corso della quale è stata tracciata una panoramica sulle recenti scoperte scientifiche nel campo apistico, mettendo in evidenza l’importanza del reimpiego dei residui per una gestione sostenibile delle api.
Nicolò Cirrito ha condiviso dettagli pratici sulle tecniche adottate per ottenere miele da opercoli e da sceratrice, mettendo in luce la qualità e l’efficienza del processo. In sostanza, l’evento s’è rivelato un momento stimolante di apprendimento e condivisione di conoscenze. Il reimpiego dei residui di allevamento delle api si configura come una pratica promettente per ridurre gli sprechi e generare sottoprodotti di valore. L’evento mira a ispirare altri operatori del settore a esplorare soluzioni innovative, contribuendo così a promuovere la sostenibilità e l’efficienza nelle pratiche apistiche.
La visione di Nettare di Sicilia S.A.S. di creare un modello sostenibile potrebbe aprire la strada a nuove frontiere nel settore apistico, guidando la transizione verso pratiche più ecocompatibili e orientate al futuro. La collaborazione tra esperti scientifici e operatori del settore è essenziale per continuare a sviluppare strategie innovative e promuovere una gestione apistica responsabile, a beneficio delle api e dell’ambiente. (Federica Bonello)
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