Il bando
Piano nazionale di ripresa e resilienza, agrisolare avanti tutta. “Premiato” il Sud
Procede, nel rispetto delle scadenze fissate al primo trimestre 2022 per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il bando per accedere ai finanziamenti della misura ‘Parco Agrisolare’. E’ stato anche già firmato il relativo decreto del ministero delle Politiche agricole contenente le regole attuative della misura per il progetto con una dotazione finanziaria di 1,5 miliardi di euro. Inoltre, durante la Conferenza Stato-Regioni è stato approvato il testo per procedere con i bandi di assegnazione delle risorse, quindi si dovrà aspettare soltanto il benestare della Commissione Europea.
Il decreto ministeriale, dunque, verrà trasmesso a Bruxelles per il parere per gli interventi connessi alla produzione primaria e il bando sarà emanato a seguito dell’approvazione da parte della Commissione europea tramite un ulteriore decreto ministeriale. L’intervento prevede di contribuire ad aumentare la sostenibilità e l’efficienza energetica del settore tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale; ha come obiettivo il raggiungimento dell’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a ben 4,3 milioni di mq per 0,43 GW.
Il ministero dell’Agricoltura informa che le domande verranno poi gestite dal Gestore servizio elettrico indicato dal Mipaaf quale attuatore della linea di intervento PNRR, con cui si sta predisponendo una convenzione ’pubblico-pubblico’ che consentirà di avviare le operazioni di attuazione dei programmi fotovoltaici per le domande che riceveranno parere favorevole. Il decreto prevede, inoltre, l’innalzamento della potenza massima ammissibile e di conseguenza dei costi massimi ammissibili per singolo intervento e per singolo beneficiario.
Ancora il dicastero ricorda come l’intervento permetterà tramite l’erogazione di un contributo non solo di realizzare impianti fotovoltaici ma anche di coprire eventuali spese di riqualificazione e ammodernamento delle strutture. Compresa la rimozione dell’amianto dai tetti o la coibentazione e l’areazione delle stalle, finalizzata al benessere animale. Il decreto specifica come il 40% delle risorse sia riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
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