Terrà

Il progetto Innortifloris
Nuove strategie per la qualità e la sostenibilità: il caso delle fragole e delle piante ornamentali

di Audrey Vitale

Il progetto Innortifloris, finanziato dalla Regione Siciliana nell’ambito del Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale, sta registrando i primi risultati promettenti nel campo della protezione integrata e della produzione sostenibile di piante ornamentali e orticole. Nato dalla collaborazione tra aziende e università siciliane, il progetto mira a sviluppare e trasferire soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale delle coltivazioni, migliorando al contempo la qualità e la sicurezza dei prodotti.

Oggetto delle innovazioni, operate attraverso un approccio multidisciplinare, sono le piante in vaso di ibiscus, cycas e dipladenia e le colture di fragole per l’ottenimento di frutti da destinare alla produzione di marmellate. Lo scopo è quello di ottenere prodotti a ridotto rischio tossicologico ed elevate caratteristiche organolettiche e salutistiche, attraverso l’utilizzo sostenibile delle risorse (acqua, energia, terra, attività fotosintetica), la riduzione e il riutilizzo degli scarti e la scelta consapevole di tecniche di difesa delle colture a minore impatto.

Le prime fasi del progetto sono entrate nel vivo nel 2023, con azioni di coordinamento tra i partner, preparazione dei campi e addestramento del personale all’innovazione. Il percorso formativo, curato da personale docente esperto, è stato strutturato in moduli teorici e giornate dimostrative, con l’obiettivo di introdurre e adattare le innovazioni del progetto.

Una parte specifica della formazione si è concentrata sullo sviluppo delle competenze necessarie per valorizzare gli attributi immateriali dei prodotti sui mercati, sui principi dei sistemi di tracciabilità “dal campo alla tavola” e sui sistemi di qualità certificata. Successivamente, si è passati alle sperimentazioni sul campo, presso la sede della Società Agricola Trapani, azienda capofila, che ha predisposto una serie di campi sperimentali dedicati all’applicazione delle innovazioni.

Le prime prove, condotte su ibisco, cycas, dipladenia e fragola, hanno confermato l’efficacia di approcci multidisciplinari:

Ibisco: È stato validato un protocollo sperimentale che combina sistemi di monitoraggio, bioinsetticidi e rilasci di entomofagi. Inoltre, si è osservata una maggiore attrattività delle trappole cromotropiche con motivi geometrici a contrasto, particolarmente efficaci per il monitoraggio e la cattura massale di aleirodi e tripidi. Per quanto riguarda l’uso di prodotti biostimolanti, sono emerse differenze significative in termini di qualità visiva delle piante.

Cycas: L’impiego di oli minerali paraffinici si è dimostrato efficace nel controllo di pseudococcidi. Sono in corso di verifica ulteriori benefici derivanti dall’uso combinato di entomofagi.

Fragola: I dati preliminari sulla biofortificazione con molibdeno (Mo) evidenziano differenti ritmi di crescita e produttività delle piante, con variazioni nell’accumulo di Mo nei frutti a seconda della dose somministrata.

Compostaggio: I residui colturali raccolti sono stati trattati con enzimi cellulosolitici commerciali per accelerare il compostaggio della materia organica, un’azione chiave per il riutilizzo sostenibile degli scarti agricoli.

Le attività sperimentali continuano con il supporto scientifico dei Dipartimenti di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania (Di3A) e di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo (SAAF).

Partners operativi sono: Samperi Società Cooperativa Agricola; Azienda Agricola Pipitone Nicolò; Azienda Lombardo Giuseppe Giovanni; Azienda Agricola Bilello Roberto; Azienda Agricola Angileri Vincenzo; Azienda Agricola Russo Vincenzo; Campo d’Oro di Licata Paolo & c. S.a.s.; Impresa Chimica Applicata Depurazione Acque di Giglio Filippo E C. S.N.C.

A febbraio 2025, seguendo il corso naturale delle coltivazioni, si terranno ulteriori sperimentazioni e verifiche sul campo, per validare i risultati ottenuti. Successivamente, è previsto un convegno divulgativo, che avrà l’obiettivo di informare la comunità scientifica e il pubblico delle azioni intraprese e dei progressi raggiunti.

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