Terrà

Il riconoscimento
L’Italia entra nella storia: la nostra cucina è patrimonio Unesco. Il trionfo a tavola vale 251 miliardi

Condividi:

Con una standing ovation a New Delhi e il plauso mondiale, l’Italia entra nella storia. La cucina italiana, nella sua interezza, è stata iscritta nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco. Il voto unanime del Comitato intergovernativo, riunito in India, sancisce un primato assoluto: nessun altro Paese al mondo vanta un così alto numero di riconoscimenti Unesco nel settore agroalimentare. Un trionfo che non è solo culturale, ma economico. Perché la tavola italiana, secondo i calcoli di Coldiretti, vale oggi ben 251 miliardi di euro nel mondo.

Un gioco di squadra diplomatico perfetto

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, presente in sala, ha preso la parola dopo l’annuncio, alle 11 ora italiana. “Orgogliosi di una cucina che non è solo fornelli”, ha esordito. “È identità, storia, valori, diversità bioculturale. Ogni ricetta unisce generazioni e rafforza il senso di comunità”. Poi i ringraziamenti alla squadra diplomatica: “Un gioco di squadra perfetto”. Un orgoglio ribadito dalla premier Giorgia Meloni: “Siamo i primi al mondo. Questo marchio onora chi siamo davvero”. Nel suo messaggio, la presidente del Consiglio ha sottolineato i numeri da primato: 70 miliardi di export agroalimentare e il valore aggiunto agricolo più alto d’Europa. “Ora abbiamo un’arma in più contro imitazioni, italian sounding e concorrenza sleale”.

Il brand che fa crescere territori e Pil

Il riconoscimento arriva come un potente scudo contro le contraffazioni. Secondo un’indagine Ixe’, oltre un italiano su due (il 53%) all’estero si ritrova abitualmente a tavola prodotti tricolori “taroccati”. Ma l’effetto Unesco è soprattutto una leva di sviluppo reale. Lo dimostrano i dati. Pantelleria, dopo l’iscrizione della vite ad alberello nel 2014, ha visto un +9,7% di turisti l’anno e un boom del +75% fuori stagione. L’arte del pizzaiuolo napoletano, patrimonio dal 2017, ha fatto esplodere i corsi professionali (+283%) e le scuole accreditate all’estero (+420%). Uno studio Unitelma 2023-24 fotografa una differenza abissale: i siti con marchio Unesco crescono del 14,9% nelle presenze, quelli senza solo del 2,5%. Gli altri addirittura calano del 3,26%.

Il dossier da 450 pagine e l’orgoglio bipartisan

A scrivere la candidatura vincente, un dossier di 450 pagine, è stato Pier Luigi Petrillo, titolare della cattedra Unesco all’Unitelma Sapienza. “È una spugna di culture”, spiega Petrillo. Il riconoscimento, infatti, non premia una singola ricetta, ma un’intera cultura alimentare che nei secoli ha assorbito influenze arabe, normanne, francesi, spagnole. Un patrimonio vivo. L’entusiasmo ha unito la politica. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha twittato: “Oggi l’Italia ha vinto. Festa per radici, creatività e capacità di rendere universale la tradizione”. Le congratulazioni sono arrivate anche da Vishal Sharma, presidente del Comitato Unesco, che ha parlato in italiano definendo la decisione “storica”.

Nove patrimoni a tavola e un settore da record

Con questo nono riconoscimento nel settore – dopo l’arte dei pizzaiuoli, la transumanza, i muretti a secco, la vite ad alberello di Pantelleria, la dieta mediterranea, la cerca del tartufo, il sistema irriguo tradizionale e l’allevamento dei cavalli lipizzani – l’Italia consolida un primato ineguagliabile. Un settore che, secondo Ismea, conta su 331 prodotti Dop, Igp e Stg, con un valore alla produzione di 9,64 miliardi. Un gigante che oggi guarda soprattutto a Stati Uniti e Cina, che insieme rappresentano oltre il 65% dei consumi globali di cucina italiana. Il riconoscimento Unesco non è un punto d’arrivo, ma un moltiplicatore. Un marchio che protegge, valorizza e, soprattutto, vende. L’Italia ha messo il suo piatto forte al centro del mondo. E il mondo ha chiesto il bis.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Vuoi ricevere gli aggiornamenti di Terrà per email?

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Condividi:
HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com