Dipartimento Agricoltura
Incentivi alle imprese che proteggono le api. Rafforzata la tutela della pesca di Delia IGP
di Giuseppe Calafiore*
E’ stato firmato un disciplinare di intesa, per il progetto “SOS Api … e non solo” promosso dal Distretto 2110 del Rotary International, presso il comune di Delia (Caltanissetta), capofila di tutti i comuni nel cui territorio ricade la zona di produzione della Pesca di Delia IGP. In merito, il Dipartimento dell’Agricoltura, sosterrà interventi di breve, medio e lungo termine, per facilitare da subito la sostenibilità del progetto dal punto di vista logistico, ambientale ed economico e si attiverà inoltre, per valutare l’assegnazione di riconoscimenti/incentivi premianti alle imprese che si distingueranno nella salvaguardia delle api secondo le indicazioni del disciplinare di intesa e del Piano di Sviluppo Strategico Rurale 2023-27.
Il progetto “SOS Api” è promosso dal Distretto 2110 e si inserisce nell’ambito dell’azione in favore dell’ambiente del Rotary International. L’iniziativa coinvolge anche aziende, scuole e organismi pubblici al fine di promuovere una serie di attività per la salvaguardia delle api.
Inoltre, il Dipartimento dell’Agricoltura si adopererà anche nell’incoraggiare le Università della Sicilia ad implementare gli studi ambientali anche in questo filone entomologico. Nel protocollo d’intesa, sottoscritto nel corso dell’incontro, le parti quindi si sono impegnate ognuna a dare il proprio contributo, per la tutela della pesca di Delia IGP, rispettando, in particolare, i seguenti punti sui frutteti al fine di offrire un ambiente salubre alle api.
I punti del protocollo da rispettare sui frutteti al fine di offrire un ambiente salubre alle api |
1) a posizionare piante in fiore per attrarre gli insetti impollinatori, che forniscano buon cibo alle Api (ad es. lavanda, rosmarino, salvia, calendula, borragine, etc.…) nei terreni delle aziende agricole associate, nei confini, nelle aree “incolte” e nei “testa-filari” con l’obiettivo di raggiungere una superficie complessiva pari all’1% circa delle rispettive aziende; | 6) a ridurre drasticamente l’uso di fitofarmaci e di altre sostanze dannose per le api e ad utilizzare metodi alternativi alla lotta chimica per controllare gli insetti, altri organismi dannosi o erbe nefaste. Ciò può essere raggiunto ad es. mediante l’uso di farmaci agricoli di tipo organico o selettivi non dannosi per le api. Si ha, altresì, presente che a tali fini è risultato utile adottare, ad esempio, anche trappole luminose o meccaniche e prodotti di origine naturale (es. biopesticidi e piretrine naturali) e preservare insetti utili come le coccinelle che predano gli afidi; |
2) ad evitare di tagliare troppo spesso eventuali prati verdi, lasciando anche alcuni angoli incolti con fiori spontanei o seminati all’uopo come sopra sub a); | 7) a non distruggere un eventuale alveare se si trova nelle proprie aziende e ad avvisare gli enti preposti o un apicoltore locale per il suo recupero; |
3) a non disturbare le api mentre sono sui fiori; | 8) ad invitare esperti apicultori a collocare apposite arnie nel periodo della fioritura dei pescheti, per favorire l’impollinazione delle piante e la conseguente maggiore produzione attesa. |
4) a posizionare casette/ripari per insetti impollinatori collocati a circa un metro e mezzo di altezza, protette dal vento e dalla pioggia ed esposte preferibilmente verso sud o est; | 9) a partecipare ad attività informative, di accompagnamento e di animazione territoriale, che saranno organizzate dai Rotary Club nelle quali sarà prevista la loro presenza/partecipazione, con lo scopo sia di informare, supportare e interessare le persone ed eventualmente riorientarne le abitudini. |
5) a proteggere o installare possibili rifugi naturali colonizzabili da api selvatiche, bombi etc. (es. segmenti di canne di bambù, fori nei muri o in tronchi di legno morto); | 10) a valutare nuove iniziative varie ed eventuali, da concordare preventivamente, necessarie alla conoscenza e alla buona riuscita delle azioni contenute nel progetto. |
Il disciplinare nasce dal fatto che le api, per il pianeta, sono fondamentali; producono miele, ma soprattutto garantiscono ecosistemi naturali, sicurezza alimentare, nutrizione e mezzi di sostentamento per le popolazioni, e sono i principali insetti impollinatrici ore da cui dipende, direttamente o indirettamente, la riproduzione di una moltitudine di frutta e verdura. E’ stato rivelato che se le api sparissero completamente, la biodiversità del nostro pianeta verrebbe fortemente intaccata, privandoci di diverse specie vegetali di cui ci nutriamo e portando alla scomparsa di migliaia di specie di piante, fiori e alberi da frutto, oltre che del miele con ricadute significative non solo per gli aspetti economico-sociali ma anche e soprattutto nella catena alimentare dell’uomo. La sopravvivenza delle api oggi è a rischio; infatti l’emergenza è arrivata ad un punto tale che l’ONU, nel 2017 ha istituito la “giornata mondiale delle API il 20 maggio di ogni anno”. Tra le molteplici cause cui viene attribuito una significativa influenza sulla riduzione del numero di api nel mondo e in particolare in Europa, vi sono i cambiamenti climatici e ambientali (perdita habitat naturali, incendi, etc.) e l’uso, talora indiscriminato di fitofarmaci non selettivi, es. pesticidi, anticrittogamici, acaricidi (per combattere alcuni nemici delle piante come cocciniglie, afidi, acari, etc.).
La pesca di Delia IGP
Anche la pesca è un frutto la cui riproduzione dipende dall’impollinazione assicurata dalle api. Queste le caratteristiche relative alla Pesca di Delia IGP, prodotta nella sua area di coltivazione. Si designa il frutto allo stato fresco ottenuto da numerose varietà di pesche, a polpa bianca o gialla, e di nettarine a polpa gialla, appartenenti alla specie Prunus Persica L. Batsc. Le varietà ammesse sono distinte, in base all’epoca di maturazione, in precoci, di media epoca e tardive. La produzione unitaria massima per ettaro è di 220 quintali per le cultivar precoci, 300 quintali per le cultivar di media epoca, e 400 quintali per quelle tardive. La raccolta è obbligatoriamente eseguita a mano in almeno tre passaggi. Per la tipologia pesche a polpa gialla o bianca il periodo di maturazione va dal 25 maggio al 15 luglio per le varietà precoci, dal 16 luglio al 20 agosto per le varietà di media epoca e dal 21 agosto al 10 ottobre per le varietà tardive.
Per le varietà Nettarine a polpa gialla il periodo va dal 10 giugno al 15 luglio per le varietà precoci, dal 16 luglio al 20 agosto per le varietà di media epoca e dal 21 agosto al 10 ottobre per le varietà tardive. La Pesca di Delia IGP ha un calibro minimo di 61 mm di diametro per i frutti delle varietà precoci e di 67 mm per le varietà di media epoca o tardive. In bocca, si distingue per la consistenza croccante. La Pesca di Delia IGP si distingue, rispetto ai frutti della stessa tipologia coltivati in altri areali, per la maggiore durezza della polpa ─ cui corrisponde uno stadio meno avanzato della maturazione ─ e per il fatto che i frutti possiedono già un tenore zuccherino più elevato e qualità organolettiche delineate da una maggiore percezione del sapore dolce.
*Dirigente del Servizio 8, Ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Caltanissetta
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