Terrà

“Il selvatico in cucina: dalla povertà alla gastrolatria quotidiana”

Il selvatico in cucina: dalla povertà alla gastrolatria quotidiana. Questioni di etnobotanica e di nicchia, ma con un certo fascino e molte connessioni, è una pubblicazione di Pietro Ficarra. Un libro che parla delle nostre pratiche, delle nostre passioni e dei nostri interessi … Il lavoro intende gettare uno sguardo sulle molte connessioni e sulle forme che hanno oggi la raccolta di erbe e frutti spontanei per uso alimentare e il loro consumo nel nostro Paese, il più possibile attento e alieno da certa facile retorica che si avverte intorno. Lo fa essenzialmente mediante le considerazioni e riflessioni che sono il frutto di oltre un decennio di osservazione intorno a pratiche che oggi potrebbero essere considerate ancestrali e del tutto residuali ma che, oltre a essere in decisa crescita, mostrano invece le sembianze delle mode e delle tendenze dei nostri tempi.

Ragionando sulle pratiche attuali della raccolta e del consumo offre approfondimenti e spunti per ulteriori riflessioni su tendenze emergenti e su nuovi approcci ad attività “antiche” che nell’ambito di una società come la nostra, che quanto meno possiamo definire postindustriale e opulenta, sfuggono alle definizioni più semplici. Dopo una disamina delle attività di raccolta e di impiego che oggi si possono definire tradizionali e su come ci siamo arrivati nell’ultimo miglio della nostra storia, transitando dalla società del passato che si è soliti definire contadina mediante una rapida evoluzione attraverso quella industriale, il lavoro è dedicato allo spazio, oggigiorno quanto mai dilatato, riservato nel nostro Paese alle piante spontanee di uso alimentare, cercando di mettere in evidenza, oltre alle più evidenti connotazioni antropologiche, molte delle relazioni e dei fenomeni di questo ambito di nicchia all’interno delle sempre più complesse pratiche intorno al cibo.

Si sofferma quindi sulle principali motivazioni e sui bisogni contemporanei che le riguardano, osservate anche nel catalogo delle nuove tendenze “green” e agite da attori e ambienti diversi. Attenzione è dedicata al c. d. “ritorno” del cibo selvatico e alle forme del “recupero della tradizione”, ad altri fattori che accrescono l’interesse per il selvatico e alla ristorazione specializzata e agli appuntamenti gastronomici, oltre che al mangiare spontaneo come pratica distintiva. Un focus particolare osserva le forme di trasmissione delle conoscenze e il rapporto tra piante spontanee alimentari e mercati, e non mancano le riflessioni sugli spunti dati dalle connessioni tra mangiare selvatico e benessere, attivismo alimentare e ambientalismo e sostenibilità.

Pietro Ficarra

È stato responsabile dalla prima metà degli anni Ottanta dei servizi socioculturali nelle amministrazioni di alcuni centri della Brianza e del Milanese, ma non ha abbandonato i legami con la sua terra d’origine, la Sicilia. Ha pubblicato lavori e articoli sulla storia e le istituzioni della cultura e si occupa per passione di cucina siciliana e di etnobotanica alimentare, avendo all’attivo numerose pubblicazioni. Tra gli ultimi libri pubblicati, “La cucina e la gastronomia dei Nebrodi. Tradizione e innovazione” e “Dalla natura alla tavola: erbe e frutti spontanei nelle vallate dei Nebrodi”.

Pietro Ficarra

È stato responsabile dalla prima metà degli anni Ottanta dei servizi socioculturali nelle amministrazioni di alcuni centri della Brianza e del Milanese, ma non ha abbandonato i legami con la sua terra d’origine, la Sicilia. Ha pubblicato lavori e articoli sulla storia e le istituzioni della cultura e si occupa per passione di cucina siciliana e di etnobotanica alimentare, avendo all’attivo numerose pubblicazioni. Tra gli ultimi libri pubblicati, “La cucina e la gastronomia dei Nebrodi. Tradizione e innovazione” e “Dalla natura alla tavola: erbe e frutti spontanei nelle vallate dei Nebrodi”.

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