Terrà

Il progetto
Il futuro dell’irrigazione agrumicola è open source: ecco Saia

di Dario Cataldo

In una Sicilia sempre più segnata dalla scarsità d’acqua e dai cambiamenti climatici, nasce il ‘progetto Saia (Soluzioni automatizzate per l’irrigazione degli agrumi). Questa iniziativa pionieristica punta a trasformare l’irrigazione agrumicola, unendo tradizione e innovazione per garantire un futuro sostenibile alle coltivazioni dell’isola. La missione di Saia è chiara: sviluppare un sistema di irrigazione automatizzato, efficiente e accessibile.

L’obiettivo principale è ridurre al minimo gli sprechi idrici ed energetici, adattandosi alle esigenze di un’agricoltura moderna che deve fare i conti con la desertificazione in aumento. L’avventura di Saia inizia con l’analisi delle necessità degli agricoltori siciliani. Capire come migliorare il risparmio idrico e aumentare la precisione dell’irrigazione è stato il primo passo verso una soluzione pratica e innovativa. La collaborazione con le aziende del settore e con l’Università di Catania ha permesso di selezionare l’hardware e il software più adeguati e di convalidare la tecnologia implementata. Il cuore del sistema Saia è costituito da una centralina di irrigazione che gestisce i sensori del suolo e comunica in tempo reale tramite moduli SIM o LTE.

Le stazioni meteo raccolgono dati fondamentali per ottimizzare le decisioni irrigue, mentre una dashboard interattiva permette agli agricoltori di monitorare e controllare il sistema da remoto. Ma cosa rende Saia davvero innovativo? L’automazione completa del processo di irrigazione riduce drasticamente la necessità di interventi manuali, consentendo un controllo remoto efficiente. Inoltre, il sistema è open source, offrendo agli agricoltori la possibilità di personalizzare hardware e software in base alle proprie esigenze specifiche. L’uso di tensiometri per valutare l’umidità del suolo a diversi livelli ottimizza ulteriormente le pratiche irrigue. Le aspettative per il progetto sono elevate.

Saia promette di aumentare la resilienza delle coltivazioni agrumicole siciliane, rispondendo in modo efficace alle sfide del cambiamento climatico e della gestione sostenibile delle risorse idriche. Durante l’incontro di presentazione dell’8 novembre 2024, il progetto ha mostrato il suo stato di avanzamento e ha svelato il prototipo del software di automazione irrigua. Questo strumento, progettato per l’ottimizzazione dell’irrigazione di agrumi e colture emergenti nel territorio ibleo, è stato pensato come una piattaforma open source. Capace di dialogare con microcontrollori, sensori e dispositivi IoT, il software può integrarsi con hardware e software di terze parti, diventando una “APP” mobile personalizzabile e accessibile agli agricoltori locali.

Secondo Pippo Gianninoto, presidente del Gal Natiblei, “Saia è uno dei cinque progetti approvati e finanziati dal Gal Natiblei nell’ambito della misura 16.2 del Piano di Sviluppo Rurale. Progetti di cooperazione destinati a Reti di Imprese. Il progetto di grande attualità visto che la Sicilia vive un periodo di lunga siccità in un contesto di cambiamenti climatici ha inteso ottimizzare l’irrigazione di agrumi e altre culture emergenti del territorio degli Iblei”.

L’approccio “dal basso” di Saia si distingue per il coinvolgimento diretto degli agricoltori, che, insieme all’Università di Catania e agli enti del GAL, contribuiscono attivamente allo sviluppo e all’ottimizzazione del sistema. Andrea Valenziani, rappresentante di Rete in Campagna, sottolinea che “la caratteristica open source del progetto lo rende replicabile e scalabile, offrendo così una piattaforma aperta a modifiche e miglioramenti continui da parte della comunità di utenti. Con il supporto di una documentazione completa, il software rappresenta una soluzione accessibile e potenzialmente a basso costo”.

Saia dimostra come un progetto scientificamente ambizioso, ma radicato nelle esigenze reali degli agricoltori, possa portare innovazione direttamente in campo, rendendo la tecnologia un alleato prezioso per un’agricoltura sostenibile e resiliente.

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