Terrà

L’iniziativa
Covid, povertà alimentare +15%. Nasce la rete mondiale dei Mercati Contadini

Al via la prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market per rispondere alla richiesta di cibi sani e locali da parte dei consumatori e alla necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari in tutto il mondo dove la povertà alimentare cresce del 15% a causa dell’emergenza sanitaria. A darne notizia, la Coldiretti in occasione del pre-summit dell’Onu. Ed è proprio la vice segretaria dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, Amina J. Mohammed, a stimare in 2,37 miliardi le persone che non hanno avuto accesso a un’alimentazione sana nel 2020, in aumento di quasi 320 milioni in un anno. Si tratta di circa una persona su tre al mondo dove quasi l’80% di quanto viene consumato è il frutto del lavoro dell’agricoltura familiare che nel sud del pianeta è la più vulnerabile.

“La vendita diretta nei mercati contadini – afferma la Coldiretti – sostiene i redditi degli agricoltori che sono tra le categorie più povere del pianeta e garantisce ai consumatori la possibilità di acquistare al giusto prezzo cibo sano riducendo gli sprechi e difendendo la biodiversità in un circuito etico virtuoso con una giusta distribuzione del valore dal campo alla tavola”. Senza dimenticare, evidenzia ancora l’organizzazione degli agricoltori, l’impatto positivo sul clima con il consumo di prodotti a chilometri zero che non devono percorrere grandi distanze con mezzi inquinanti. A livello globale già un Paese su cinque (20%) può contare su sistemi di vendita diretta che possono trovare nella nuova ‘World Farmers Market Coalition’ un punto di riferimento per crescere.

Tra i promotori della Coalizione Mondiale dei Farmers Markets, insieme all’Italia ci sono Usa, Norvegia, Australia, Danimarca, Giappone, Canada, Cile, Ghana, Sud Africa, Georgia e Inghilterra

Tra i promotori della Coalizione Mondiale dei Farmers Markets, insieme all’Italia ci sono Usa, Norvegia, Australia, Danimarca, Giappone, Canada, Cile, Ghana, Sud Africa, Georgia, Inghilterra e altri hanno già dichiarato il loro interesse ad aderire. Supportata dalla Fao, la coalizione è uno strumento per la diffusione dei mercati contadini nel mondo con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo, accompagnando da una parte i governi verso l’adozione di un quadro normativo specifico e dall’altra, fa sapere l’organizzazione degli agricoltori, assistendo le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o in Canada, con supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori. I ritmi di crescita dei mercati contadini sono davvero importanti. Dall’analisi del Centro Studi Divulga si evince che le aziende agricole che svolgono attività di vendita diretta hanno visto più che duplicare, e in alcuni casi triplicare, il fatturato.

Negli Stati Uniti negli ultimi 20 anni il numero dei farmers markets è passato dai 1.755 nel 1994 agli attuali 8.755, con un incremento di quasi il 400% e il fatturato che ha superato i 12 miliardi di dollari. L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle metropoli ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. “Anche nei pesanti tempi del Covid i mercati contadini – conclude l’organizzazione degli agricoltori – hanno offerto un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori”.

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