Terrà

Conservazione delle risorse genetiche animali in agricoltura

L’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia nell’ambito dell’Operazione 10.2.b – Conservazione delle risorse genetiche animali in agricoltura, si inserisce in perfetta sintonia con gli scopi del suo statuto. Per il raggiungimento dei propri obiettivi statutari, può aderire a programmi e collaborazioni con istituzioni che perseguono finalità analoghe; può collaborare con enti regionali, nazionali ed esteri con particolare riguardo a quelli per la ricerca e alle università. ra le attività principali si sottolinea la valorizzazione ed il mantenimento di equidi autoctoni e/o in via d’estinzione; L’impiego di stalloni in pubbliche stazioni di monta anche gestite da privati, allo scopo di costituire fattore fondamentale di intervento tecnico per il miglioramento delle produzioni equine finalizzate all’attività economica del comparto.

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SINTESI PROPOSTA PROGETTUALE

In questo contesto e nell’ambito dei programmi di conservazione e valorizzazione delle Risorse Genetiche Animali (RGA) zootecniche e nello specifico delle RGA degli equidi locali siciliani, viene di seguito presentata una proposta progettuale focalizzata:

a) alla caratterizzazione delle popolazioni del cavallo Siciliano e dell’asino Grigio Siciliano, popolazioni di equidi che non possiedono lo status di razza;

b) alla gestione conservativa e alla valorizzazione delle razze equine del cavallo Sanfratellano, Purosangue Orientale Siciliano ed asinine dell’asino Pantesco e Ragusano;

Lo scopo di questa proposta progettuale è quello di:

– reperire e validare i dati genealogici delle RGA già in possesso dello status di razza

– reperire e catalogare le informazioni di carattere storico-culturale, demografico e geografico, che inquadrano le risorse genetiche animali che non possiedono lo status di razza

– indagare l’attuale variabilità morfologica e genetica delle razze equine e asinine autoctone siciliane mediante l’utilizzo di indicatori morfo-metrici e di marcatori molecolari di varia natura (microsatelliti, SNPs e MtDNA)

– studiare il grado di differenziazione intra e fra razza rivelato dai l oci nucleari e dagli indicatori morfologici

– studiare l’esistenza di eventuale sottostruttura genetica riconoscibile al di sotto del livello della razza e imputabile a linee familiari, e/o a scelte gestionali.

– collezionare materiale genetico e seminale da tutte le razze oggetto di indagine

Al fine di poter:

– nell’ambito di un piano di caratterizzazione genetica e morfologica del germoplasma locale al quale non è ancora riconosciuto lo status di razza (Cavallo Siciliano e Asino Grigio Siciliano), ottenere un esauriente quadro informativo intra-popolazione di natura familiare, morfologica e genetica che possa permettere di determinare lo stato di diversità esistente, permetta di definire uno “standard di razza” al fine di promuovere allo status di razza le due popolazioni sotto indagine, salvaguarda re i soggetti allevati e quindi ridurre/contenere il livello di consanguineità grazie ad adeguati piani di accoppiamento.

– nell’ambito di un piano di conservazione del germoplasma locale che possiede già lo status di razza, ottenere un esauriente quadro informativo intra-razza di natura genealogica/familiare e molecolare che possa permettere di determinare lo stato di diversità esistente e permetta di pianificare adeguati piani di accoppiamento al fine di salvaguardare le razze equine (Sanfratellano e Purosangue Orientale Siciliano) e asinine (Ragusano e Pantesco), contenendo il livello di consanguineità. (Fonte Istituto incremento ippico per la Sicilia)

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