Terrà

Risorsa strategica
Biodiversità siciliana: un investimento nel benessere e nella crescita locale

di Dario Cataldo

La biodiversità agricola rappresenta un elemento essenziale per il futuro della Sicilia, contribuendo alla sostenibilità delle sue comunità. È stato questo il tema centrale del seminario “Servizi ecosistemici: valorizzazione della biodiversità agricola regionale,” svoltosi presso l’Università degli Studi di Palermo.

L’evento, organizzato dal Co.Ri.Bi.A. (Consorzio di ricerca sul rischio biologico in agricoltura), si inserisce in un progetto tecnico-scientifico che mira a “proteggere e ripristinare gli ecosistemi regionali attraverso la conservazione della biodiversità agraria,” intesa come un “servizio ecosistemico” in grado di generare valore ecologico, economico e sociale.

La biodiversità come servizio ecosistemico

Il concetto di biodiversità agricola come servizio ecosistemico evidenzia l’importanza delle specie autoctone, che non solo contribuiscono alla tutela ambientale, ma offrono “vantaggi concreti agli agricoltori e alle comunità rurali”.

Come è stato discusso durante il seminario, “la valorizzazione della biodiversità nel rispetto delle colture locali rappresenta una risorsa strategica per lo sviluppo rurale della Sicilia”. In questo modo, conservare le varietà agricole tipiche non è solo un obiettivo ecologico ma anche un “investimento nel futuro dell’economia siciliana”.

Il ruolo del Co.Ri.Bi.A. nella promozione della biodiversità

Il Co.Ri.Bi.A. gioca un ruolo essenziale nel connettere ricerca scientifica, agricoltori e consumatori. Liliana Paola Castelli, vicepresidente del Consorzio, ha spiegato che “il Co.Ri.Bi.A. si pone come un trait d’union fra la ricerca scientifica, soprattutto nel campo della biodiversità che tanto influenza il comparto agricolo siciliano, e il consumatore finale che spesso, con comportamenti inconsapevoli, contribuisce ad alterare le proprietà nutrizionali degli alimenti che arrivano sulle nostre tavole”.

Castelli ha aggiunto: “Le conoscenze acquisite tramite ricerca, che ruotano intorno alla sicurezza alimentare, al controllo della salubrità e alla preservazione delle preziose caratteristiche organolettiche delle colture siciliane, devono essere divulgate e portate a conoscenza del manipolatore del prodotto e del consumatore”. In questo senso, “il Co.Ri.Bi.A. si pone come un facilitatore per diffondere gli elementi essenziali del nutrirsi bene e promuovere comportamenti virtuosi che sono alla base della tutela dell’ecosistema agricolo”.

La biodiversità per la resilienza ai cambiamenti climatici

Dario Cartabellotta, dirigente del Dipartimento dell’Agricoltura, ha sottolineato il valore della biodiversità nella resilienza dell’agricoltura siciliana: “La Sicilia ha sempre vantato un patrimonio di biodiversità eccezionale, che nell’ultimo ventennio ha entusiasmato i consumatori anche grazie a un consapevole approccio di marketing”. Cartabellotta ha spiegato che oggi “la biodiversità risulta strategica anche nel processo di adattamento ai cambiamenti climatici”.

Ha poi aggiunto: “Le varietà autoctone sono quelle che si sono meglio adattate nel corso dei millenni e quindi possiedono una maggiore capacità di resilienza alle avversità climatiche e parassitarie”. La tutela di questo patrimonio rappresenta uno dei pilastri delle “linee programmatiche per affrontare l’agricoltura nell’era del cambiamento climatico”.

Un futuro sostenibile per la Sicilia

Insomma, torna in primo piano l’importanza di una gestione delle risorse naturali più consapevole e sostenibile, tracciando una strada che, attraverso la biodiversità agricola, può “generare nuove opportunità di crescita per gli agricoltori siciliani”.

Valorizzare la biodiversità significa creare “un circolo virtuoso tra ambiente, economia e società,” in cui la Sicilia, con il suo ricchissimo patrimonio naturale, può continuare a prosperare anche in un contesto globale sempre più complesso. In sostanza, la protezione della biodiversità agricola siciliana non è solo una questione di preservare la natura ma un impegno per un “futuro più prospero e sostenibile per le comunità rurali e per l’intera economia dell’isola”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA





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