Terrà

Si punta su campi sperimentali
Si torna a scommettere sulla canapa. I protagonisti del progetto

di NinoSutera 

La coltivazione della canapa industriale è stata regolamentata dalla Legge 242 del 2 Dicembre 2016 (entrata in vigore il 14/O1/2017) In Italia si è passati da circa 80mila ettari coltivati a canapa nel 1910 a poco più di 4mila ettari nel 2018, evidenziando la profonda trasformazione colturale avutasi nella nostra agricoltura nel corso di un secolo, periodo in cui della canapa industriale non sono stati conservati né germoplasma né la conoscenza delle tecniche agronomiche più efficienti. Secondo un report dell’associazione europea della canapa industriale EIHA, pubblicato a gennaio 2020 (dati 2018), la Francia domina la produzione europea con 17.900 ettari coltivati, pari al 37%, seguita dall’Italia e dai Paesi Bassi con 3.833 ettari. In Europa, la coltivazione si estende, infatti, su oltre 50mila ettari, con un aumento della produzione del 614% in confronto al 1993.

Presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è stato istituito il Tavolo di Filiera della Canapa  che rimarrà in carica per tre anni e avrà compiti consultivi e di monitoraggio; al tavolo parteciperanno i rappresentanti dei ministeri dell’Interno, della Salute, dello Sviluppo economico, dell’Ambiente, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dell’Arma dei Carabinieri per la Difesa oltre ai tre dipartimenti del Mipaaf e agli Enti vigilati Crea, Ismea e Agea.
Il mondo produttivo sarà rappresentato da sei organizzazioni professionali agricole, quattro centrali cooperative agricole, sei organizzazioni di rappresentanza nazionale nonché sei associazioni di settore della canapa e due portatori di interessi.  L’obiettivo è il confronto nel settore per pianificare le scelte future per rilanciare e sostenere le produzioni nazionali di canapa e rafforzare le politiche di filiera.  Il comparto potrà contare, inoltre, su parte dei 10 milioni di euro. 

Cartabellotta: “Il Dipartimento è chiamato a ricoprire un ruolo di innovation broker, con l’obiettivo di informare, divulgare e dimostrare le opportunità”.

Sarà importante fare scelte condivise e ben calibrate affinché si possa dare concrete opportunità per il futuro del settore. Il Dipartimento Regionale dell’Agricoltura, ha affermato il Dirigente Generale Dario Cartabellotta,  farà la sua parte, attraverso gli strumenti propri nell’attuazione delle strategie dell’innovazione di prodotto e di processo, in questa fase l’Ente Pubblico  è chiamato a ricoprire un ruolo di innovation broker, con l’obiettivo di informare, divulgare e dimostrare le opportunità,  ha concluso il Direttore Generale. Nei prossimi giorni sarà sottoscritto un accordo di collaborazione “Progetto filiera Canapa” che nei fatti rappresenta l’avvio di una nuova stagione delle tematiche proprie dell’economia della conoscenza, contemplate nelle attività dell’Agricultural Knowledge and Innovation System AKIS.

Tra i punti di forza degli obiettivi strategici vi è la disponibilità territoriale di strutture sperimentali e dimostrative di ricerca/sperimentazione utili alla diffusione delle innovazione. Tra le prime attività messe in cantiere, la realizzazione di due campi dimostrativi, uno in irriguo presso l’Azienda Sperimentale Campo Carboj, l’altro in asciutto presso l’Azienda Sparacia Il piano annuale delle attività, con il coinvolgimento di stakeholder, prevederà: webinar tematici, una ricognizione complessiva delle attività in atto nel territorio regionale, e favorire la costituzione di una OP.

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