Terrà

Nuove rassicurazioni arrivano dalla Regione Siciliana in merito alla grave situazione di siccità che sta attanagliando l’isola, in particolare la provincia di Agrigento. In seguito alla diffusione di alcuni video che mostravano notevoli quantità d’acqua riversarsi nel mare alla foce del fiume Verdura, l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvo Barbagallo, ha voluto chiarire la situazione e illustrare gli interventi in corso.

“L’acqua presente nei video – ha precisato l’assessore – proviene da un bacino a valle della diga Gammauta e, con le attuali infrastrutture, non può essere trasferita verso la diga Castello”. Nonostante ciò, l’amministrazione regionale ha già messo in campo una serie di azioni concrete per risolvere il problema alla radice e intercettare l’acqua prima che vada dispersa in mare.

Tra i provvedimenti più urgenti, è stato stanziato un finanziamento di 300mila euro per la realizzazione di un impianto di sollevamento che permetterà di trasferire circa 150 litri d’acqua al secondo verso la diga Castello. I lavori, che inizieranno a breve, dovrebbero concludersi entro tre mesi, apportando un immediato sollievo agli agricoltori della zona.

Nel medio termine, è prevista la realizzazione di una stazione di pompaggio a Poggiodiana, un’opera del valore di 15 milioni di euro che, una volta completata, consentirà di recuperare l’intero quantitativo d’acqua necessario per il bacino. Inoltre, grazie a un accordo con Enel, sarà possibile trasferire l’acqua dalla diga Gammauta alla diga Castello, non appena le condizioni lo permetteranno.

“Comprendiamo le preoccupazioni degli agricoltori – ha aggiunto Dario Cartabellotta, commissario per l’emergenza in agricoltura – e stiamo lavorando senza sosta per garantire che nessuna risorsa idrica venga sprecata. Gli interventi che abbiamo già finanziato dimostrano l’impegno della Regione nell’affrontare questa grave emergenza”.

In sostanza, la Regione Siciliana sta adottando una strategia a più livelli per contrastare la siccità: dal recupero delle acque fluviali alla riattivazione delle infrastrutture esistenti, fino alla realizzazione di nuovi impianti. L’obiettivo è quello di garantire la disponibilità d’acqua nel breve e nel medio termine, salvaguardando così le produzioni agricole e sostenendo l’economia del territorio.

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