Progetto Men, inaugurato il nuovo Living Lab delle Aci
E’ stato inaugurato il nuovo Living Lab delle Aci nella ex scuola di Via San Giovanni Nepomuceno 8 ad Acireale. L’iniziativa ha impreziosito una due giorni aperta al pubblico che ha riportato la città del Catanese al centro del Mediterraneo tra sessioni formative e laboratori, a conclusione della prima lusinghiera stagione del progetto Excellent Mediterranean Net, in acronimo MEN, che ha visto il Comune di Acireale capofila grazie al ruolo in cabina di regia progettuale e in termini di comunicazione del GAL Terre di Aci.
Il Living Lab delle Aci rivitalizzerà con le sue attività i locali precedentemente inutilizzati della ex scuola San Giovanni Nepomuceno, nel centro storico di Acireale. Accoglierà laboratori per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi da testare grazie anche alla terza stampante 3D più grande del Meridione, che sarà a disposizione di imprenditori ed artigiani. Oltre a contemplare opportunità nel tempo per i giovani coinvolti dal progetto MEN, il Living Lab conterrà laboratori di innovazione sociale e laboratori deputati alla realtà aumentata per la fruizione di beni paesaggistici e architettonici e Archeologia, ma anche attività inerenti “Arti di Strada”, Arte e Pittura, puntando a conoscenza e valorizzazione del patrimonio tradizionale e immateriale delle Aci a vantaggio di studenti e turisti. Costituirà anche un centro orientato da una parte alla realtà virtuale aumentata e per la visualizzazione 3D, dall’altra mirato al Welfare di Prossimità per accompagnare e sostenere le persone più fragili del territorio, generare impatto sociale e valorizzare il protagonismo giovanile e il talento. A testimoniare la ricchezza dell’iniziativa, le tante voci alternatesi al microfono durante la sessione pomeridiana che è seguita al taglio del nastro inaugurale alla presenza di sindaci del comprensorio acese.
I ricercatori Dipartimento di Architettura, coordinati dalla professoressa Corrao, Responsabile Scientifico del progetto per l’Università di Palermo – presente all’inaugurazione insieme al dottorando Kevin Aaron Castro Morales – hanno sviluppato attraverso l’impiego delle più sofisticate tecniche di rilievo strumentale, con laser scanner anche a luce strutturata, le acquisizioni di manufatti edilizi ed oggetti di manifattura “arabo-normanna”, come il Camaleuco di Costanza – realizzato nel Tiraz del Palazzo Reale di Palermo e oggi conservato tra gli oggetti del Tesoro della Cattedrale della stessa città – o gli orecchini di Costanza, esempio di preziosa oreficeria normanna, conservati oggi presso la Galleria di Palazzo Abatellis della Regione Siciliana. I visitatori, comodamente seduti, semplicemente indossando dei visori, potranno vedere questi oggetti senza doversi spostare da un punto all’altro della città, avendo accesso a spazi che, nella realtà, risultano in alcuni casi inaccessibili a quanti, ad esempio, soffrono di claustrofobia o hanno difficoltà nella deambulazione.
Nel corso della due giorni è stata lanciata on line la piattaforma portale.italiamalta.men.comune.acireale.ct.it appositamente creata per l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Un progetto finanziato dal Programma Interreg V-A Italia Malta dell’UE, concretizzato dalla progettazione e dal coordinamento della comunicazione del GAL Terre di Aci, grazie al quale oltre 104 giovani siciliani hanno vissuto un primo semestre di formazione e lavoro retribuito a Malta.
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