“Festa dell’Albero”, al via le gite nei boschi per 69 istituti. Tutti i progetti vincitori
Sessantanove scuole siciliane coinvolte e un contributo regionale fino a 1.500 euro a istituto. È il bilancio della “Festa dell’Albero 2025” in Sicilia, i cui progetti vincitori sono stati pubblicati in graduatoria definitiva dal Servizio 11 dell’assessorato all’Agricoltura. I fondi sono destinati a visite didattico-educative nelle aree forestali dell’Isola, con l’obiettivo dichiarato di far scoprire agli studenti il patrimonio naturalistico e culturale dei boschi siciliani. Un’iniziativa che punta sulla sensibilizzazione ambientale delle nuove generazioni, legata al tema nazionale di quest’anno: “Le Radici”.
Investire sui giovani per il futuro del territorio
“Un risultato che conferma il grande interesse del mondo scolastico verso le iniziative pensate per avvicinare gli studenti alla scoperta delle aree forestali della nostra terra”, commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino. “Investire sull’educazione ambientale significa investire sul futuro della nostra terra. La Festa dell’albero è un’occasione concreta per fare conoscere ai nostri ragazzi lo straordinario patrimonio naturalistico della Sicilia. Sensibilizzando loro, pensiamo al futuro”. L’evento si è celebrato in tutta Italia venerdì 21 novembre, in coincidenza con la Giornata Nazionale degli Alberi, estendendo le iniziative anche nel weekend. Piantumazioni, laboratori e progetti didattici hanno visto collaborare ministero dell’Agricoltura, Legambiente, Cai, enti locali e scuole.
Il significato simbolico
La Festa simboleggia vita, equilibrio ecologico e il legame uomo-natura, incarnando concetti di forza, adattamento e rinascita. Il tema delle “Radici” scelto per il 2025 allarga la simbologia alla stabilità, alla connessione con il territorio e alla lotta contro i cambiamenti climatici. Obiettivi operativi sono la sensibilizzazione sull’importanza degli alberi, il rafforzamento del rapporto con la natura, la promozione della legalità ambientale e, non ultima, la rigenerazione urbana attraverso la messa a dimora di essenze, spesso autoctone come carrubi e limoni. Una mobilitazione nazionale che ha puntato fortemente sul coinvolgimento dei più giovani.
Accesso ai contributi
Le scuole ammesse al finanziamento sono quelle che hanno risposto a una manifestazione di interesse emanata dall’assessorato. Il contributo regionale, come specificato, è finalizzato esclusivamente alla realizzazione di visite didattico-educative e divulgative nei territori forestali siciliani. L’importo massimo concedibile per ogni istituto è fissato a 1.500 euro. La pubblicazione della graduatoria definitiva da parte del Servizio 11 chiude l’iter amministrativo e dà il via libera all’attuazione dei progetti presentati dalle scuole vincitrici.
L’iniziativa si propone quindi come un ponte concreto tra il sistema scolastico e il vasto, e spesso poco conosciuto, patrimonio boschivo regionale. Non una semplice gita, ma un’attività strutturata con finalità dichiaratamente educative e divulgative. L’intento è trasformare la visita in un’esperienza capace di lasciare un segno nella coscienza ambientale degli studenti, futuri custodi di quel territorio. In un’epoca di crisi climatica, la Regione sceglie di scommettere sulla conoscenza diretta come strumento per costruire consapevolezza.
La Festa dell’Albero, come detto, è un appuntamento nazionale che vede una regia corale. Accanto alle istituzioni come il Masaf le Regioni, un ruolo trainante è svolto dalle associazioni ambientaliste, prima fra tutte Legambiente, e dal Club Alpino Italiano. Il loro impegno garantisce capillarità e contenuto tecnico-scientifico alle iniziative. In tutta Italia, lo scorso novembre, sono state migliaia le piante messe a dimora, centinaia i laboratori organizzati, con uno slogan unificante che ha invitato a riflettere sul valore profondo delle “Radici”, intese sia in senso biologico che culturale e sociale.
Sicilia in prima linea sulla sensibilizzazione
Con questo bando dedicato, la Sicilia dimostra di voler giocare un ruolo attivo nel solco della celebrazione nazionale, indirizzando risorse specifiche verso il suo sistema educativo. La scelta di finanziare le uscite didattiche nei boschi regionali va nella direzione di far toccare con mano la biodiversità e le criticità, ma anche le potenzialità, dei propri ecosistemi forestali. Un modo per ancorare il globale al locale, trasformando i principi generali dell’educazione ambientale in esperienza vissuta tra i querceti, le sugherete o le pinete dell’Isola. Un investimento che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrà germogliare in maggiore attenzione e cura per l’ambiente da parte dei siciliani di domani.
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