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Siccità
Risorse idriche nell’agrigentino: nuova motopompa per il fiume Sosio Verdura
Interventi strategici per contrastare la siccità e valorizzare l’acqua del fiume Sosio Verdura: si è concluso oggi il progetto voluto dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana, mirato a ottimizzare il corso del fiume a monte della traversa Favara di Burgio. Al centro dell’iniziativa, l’installazione di una motopompa ad alta efficienza nel territorio di Ribera, progettata per convogliare l’acqua del fiume verso i laghetti collinari e garantire l’irrigazione delle aree agricole di Burgio, Caltabellotta e Ribera.
L’intervento tecnico e i benefici attesi
La nuova motopompa, con una potenza di 262 KW e una capacità di 270 metri cubi d’acqua all’ora, rappresenta un elemento chiave per la gestione sostenibile delle risorse idriche. Grazie a questa infrastruttura, sarà possibile preservare i volumi della diga Castello, destinando l’acqua risparmiata principalmente all’uso potabile. Un bilanciamento essenziale per conciliare i bisogni irrigui del settore agricolo con quelli quotidiani della popolazione.
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“Continuiamo a lavorare incessantemente per risolvere i problemi causati dalla siccità e rispondere alle necessità dei territori”, ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani, che guida la cabina di regia per l’emergenza idrica. “L’agricoltura è un settore vitale per la nostra economia: con questi interventi salvaguardiamo le produzioni di eccellenza e assicuriamo un uso efficiente delle risorse. Non fermeremo qui il nostro impegno”.
La necessità dell’opera
L’iniziativa, coordinata dal segretario generale dell’Autorità di bacino Leonardo Santoro e dal commissario per l’emergenza idrica Dario Cartabellotta, nasce dall’assenza di sbarramenti lungo l’alveo del Sosio Verdura, che attualmente permettono all’acqua di disperdersi in mare. La motopompa interviene proprio su questa criticità, captando la risorsa idrica prima che venga perduta e indirizzandola verso usi produttivi.
Impatto sul territorio e prospettive future
L’ottimizzazione del flusso del fiume non solo sostiene l’agricoltura locale – settore trainante per l’economia dell’Agrigentino – ma riduce la pressione sulla diga Castello, migliorando la resilienza idrica dell’intera area. Gli interventi rientrano in una strategia più ampia della Regione, che prevede l’impiego di tecnologie innovative e risorse finanziarie per affrontare la crisi climatica.
Conclusi i lavori, l’attenzione si sposta ora sulla manutenzione delle infrastrutture e sulla pianificazione di ulteriori progetti, nel segno di una gestione sempre più responsabile e lungimirante del bene più prezioso: l’acqua.
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