
Prodotti della vacca Cinisara: tra scienza e tradizione un’eccellenza riconosciuta
I prodotti derivati dalla vacca Cinisara si confermano un’eccellenza organolettica unica, frutto di una razza autoctona che da secoli incarna il legame profondo tra biodiversità, cultura e identità siciliana. La manifestazione svoltasi ieri a Cinisi (Pa) ha messo in luce come questa vacca nera rappresenti un patrimonio vivo e strategico per l’ambiente e l’economia dell’isola.
Originaria della dorsale Palermo–Trapani, la vacca Cinisara ha conquistato nel tempo ampie aree della Sicilia, dai Nebrodi alle Madonie, fino a Ragusa e Siracusa. Questa espansione testimonia la sua straordinaria capacità di adattarsi a pascoli aridi e climi torrido-risipidi, superando numericamente la storica Modicana e diventando un punto di riferimento per gli allevatori locali.
Qualità certificata e valori nutrizionali
Studi scientifici condotti dalle università di Palermo, Catania, Messina, Torino e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo hanno esaltato le caratteristiche organolettiche del latte, dei formaggi e della carne della razza Cinisara. Ricerche recenti hanno inoltre smentito il preconcetto sul colesterolo alto nei formaggi, confermando invece l’elevato valore nutrizionale e salutistico di questi prodotti tradizionali.
Durante la manifestazione, Giovanni Ruffino (UniPA) e Santo Caracappa (Istituto Sperimentale Zootecnico) hanno approfondito il ruolo ambientale della Cinisara. Caracappa ha definito questa razza una “sentinella del territorio”: grazie alla sua adattabilità a pascoli poveri e alla concorrenza limitata alle capre, la vacca ha mantenuto in equilibrio gli ecosistemi delle zone interne siciliane, sostenendo nel contempo l’attività allevatoriale.
Ruffino ha evidenziato un aspetto meno noto ma altrettanto prezioso: il patrimonio immateriale legato alla vacca Cinisara. Proverbi, modi di dire e termini dialettali rappresentano una testimonianza viva del rapporto millenario tra la popolazione locale e questa razza bovina, che si riflette non solo nell’agricoltura, ma anche nella lingua e nella memoria collettiva.
Futuro tra tutela e innovazione
Dal punto di vista zootecnico, si prospetta un doppio approccio: conservare la purezza della razza per salvaguardarne la rusticità e la resistenza, e allo stesso tempo promuovere incroci selettivi con razze da carne per garantire la sostenibilità economica degli allevamenti, puntando a un equilibrio tra tradizione e sviluppo.
L’amministrazione comunale ha trasformato la manifestazione in un’occasione concreta per lavorare su temi cruciali come la sanità animale, il sostegno economico, la tutela culturale e la promozione di prodotti simbolo come il caciocavallo palermitano e la carne della vacca Cinisara. Un impegno che vuole rafforzare il legame tra territorio, comunità e tradizioni gastronomiche.
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