
Pascoli 4.0
Pascoli 4.0, le capre sorvegliate dal cielo: Gps e dati satellitari per l’allevamento del futuro
di Dario Cataldo
Uno dei punti di riferimento naturalistici tra i più ricchi e articolati della Sicilia è il Parco delle Madonie: un ecosistema di biodiversità che si estende tra le vette maestose e le vallate rigogliose della regione. Il Parco non è solo un rifugio per numerose specie protette, ma anche un’area di straordinario valore per l’agricoltura e la zootecnia. Qui, la tradizione pastorale si intreccia con la necessità di preservare il territorio, dando vita a un modello di sviluppo sostenibile che punta a innovazione e tutela ambientale. In questo contesto nasce il progetto “iSAFE-GRAZE”, un’iniziativa finanziata dalla misura 16.1 del PSR Sicilia 2014-2022, che unisce tecnologia e gestione consapevole delle risorse naturali per garantire un futuro solido all’allevamento caprino madonita.
Il progetto nato dalla collaborazione tra la Petra Snc di Emanuele Termini Società Agricola, l’Università degli Studi di Messina, Mangimi Di Pasquale Srl e le ditte individuali Scinardo Angela, Scinardo Antonio e Scinardo Giacomo, mira a ottimizzare la gestione dei pascoli attraverso un sistema informatizzato basato su dati satellitari e dispositivi GPS. Questa sinergia tra tradizione e innovazione promette di aumentare la produttività degli allevamenti, migliorare la sostenibilità ambientale e valorizzare le risorse naturali del territorio. Uno degli elementi chiave è l’utilizzo di immagini satellitari ad alta risoluzione per monitorare la produttività dei pascoli madoniti.
Attraverso un’analisi dettagliata della vegetazione, gli allevatori potranno ottimizzare la rotazione delle aree di pascolo, preservando la biodiversità e migliorando la qualità del foraggio disponibile. Questo approccio non solo evita il sovrapascolo, ma favorisce anche la rigenerazione naturale del suolo, garantendo un equilibrio sostenibile tra utilizzo e conservazione delle risorse. La specie caprina ha un’enorme capacità di adattamento e può trarre vantaggio da pascoli impervi, rendendo produttive aree altrimenti inutilizzate. In quest’ottica, il sistema di mappatura satellitare rappresenta uno strumento strategico per ottimizzare la gestione degli spazi e migliorare il benessere degli animali.
Un altro aspetto fondamentale del progetto è l’introduzione di un sistema di monitoraggio basato su collari GPS applicati agli animali. Questo strumento consente agli allevatori di seguire in tempo reale gli spostamenti delle loro greggi attraverso un’applicazione mobile dedicata.

“Grazie a questa tecnologia, è possibile definire recinti virtuali e ricevere notifiche nel caso in cui gli animali escano dalle aree predefinite”, afferma Luigi Liotta, referente del progetto. Inoltre, il sistema permette di tracciare i percorsi degli animali nelle ultime 24 ore, fornendo dati preziosi sul loro comportamento e stato di salute. “Questo rappresenta un grande passo avanti nella gestione degli allevamenti, consentendo interventi tempestivi in caso di anomalie”.
L’adozione di questa tecnologia porta vantaggi sia in termini di sicurezza che di efficienza, riducendo il rischio di smarrimento degli animali e permettendo una supervisione più attenta senza la necessità di una presenza costante sul campo. Oltre alla gestione del pascolo, iSAFE-GRAZE punta a migliorare la qualità dei prodotti caseari derivati dal latte caprino. Attraverso l’uso di starter ad attività funzionale, si lavora per innovare il processo di produzione dei formaggi, rendendoli più salutari e ricchi di proprietà nutrizionali benefiche. Grazie alla selezione di specifici ceppi di batteri lattici, è possibile favorire la sintesi di acidi grassi insaturi, come il CLA (acido linoleico coniugato), noto per i suoi effetti positivi sulla salute umana.
“I formaggi ottenuti con questa tecnica potranno vantare una maggiore concentrazione di CLA, con potenziali benefici nella prevenzione di alcune patologie metaboliche”, aggiunge Liotta. Questo approccio innovativo consente di migliorare le caratteristiche nutrizionali senza modificare la dieta degli animali, garantendo un prodotto di alta qualità. Le implicazioni di iSAFE-GRAZE potrebbero estendersi ben oltre i confini delle Madonie. L’integrazione tra gestione satellitare, monitoraggio intelligente e innovazione casearia potrebbe costituire un modello replicabile in altre aree a vocazione pastorale.
L’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate nel settore zootecnico può contribuire a rendere l’allevamento più efficiente, sostenibile e competitivo. “Questo progetto non solo ottimizza il lavoro degli allevatori, ma lo rende anche più attrattivo per le nuove generazioni – conclude Liotta. In un’epoca in cui il settore agricolo soffre per la fuga dalle campagne, l’introduzione di strumenti innovativi può incentivare i giovani a investire in questo settore, contrastando il fenomeno dell’abbandono rurale”.
Il progetto iSAFE-GRAZE si configura come una vera e propria rivoluzione per la zootecnia siciliana. Attraverso un mix di ricerca scientifica e innovazione tecnologica, punta a migliorare la produttività, la sostenibilità e la qualità dei prodotti agroalimentari locali. Le Madonie si confermano così un laboratorio di sperimentazione per un’agricoltura più moderna e rispettosa dell’ambiente, capace di garantire benessere agli animali, redditività agli allevatori e qualità ai consumatori.
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