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L’orticoltura secondo Astuto: fuori suolo e nickel-free, gli ortaggi che conquistano mercati e coscienze
di Dario Cataldo
Nel cuore della provincia di Ragusa, tra le serre tecnologicamente avanzate e i campi che disegnano il paesaggio ibleo, sta prendendo forma un nuovo modello di agricoltura. Qui, dove la terra rossa ha sempre nutrito generazioni di contadini, oggi la scienza si intreccia con la tradizione per dare vita a un sistema produttivo che fa della sostenibilità e della qualità i suoi pilastri fondamentali. È una rivoluzione silenziosa ma concreta, che sta ridefinendo il futuro dell’orticoltura siciliana.
Al centro di questa trasformazione si colloca l’Azienda agricola Astuto, realtà imprenditoriale che ha scelto di distinguersi puntando su un modello produttivo certificato nickel-free e hormone-free. Non si tratta di una semplice etichetta commerciale, ma del risultato di anni di ricerca e sperimentazione, guidati da una visione chiara: produrre ortaggi che rispettino profondamente la salute del consumatore e dell’ecosistema. Dall’azienda escono pomodori di diverse varietà – datterino rosso e giallo, ciliegino, piccadilly – insieme a melanzane, peperoni, cetrioli, lattuga iceberg e zucchine.
“Per noi il futuro dell’agricoltura deve coniugare innovazione e rispetto per la salute delle persone e dell’ambiente”, spiega Giovanni Astuto, amministratore delegato dell’azienda. “Per questa ragione abbiamo scelto un modello nickel-free e hormone-free tale da offrire ai nostri consumatori prodotti più sicuri e inclusivi, pensati anche per chi presenta intolleranze o sensibilità specifiche”.
La scelta strategica si è tradotta nell’introduzione di un sistema di coltivazione fuori suolo, basato sull’utilizzo di panetti di fibra di cocco e perlite. Questa tecnica consente di controllare con precisione millimetrica i nutrienti forniti alle piante e di ottimizzare drasticamente le risorse idriche. Si tratta di un approccio che rivoluziona il concetto tradizionale di orticoltura: riduce al minimo l’impatto ambientale, elimina i residui indesiderati nel prodotto finale e permette di garantire raccolti costanti durante l’intero anno solare, con standard qualitativi elevati e completamente tracciabili.
La tecnologia al servizio della qualità
“La coltivazione fuori suolo è una sfida ma anche una straordinaria opportunità”, prosegue Astuto. “Ci consente di ottimizzare le risorse idriche, controllare i nutrienti con precisione e ridurre l’impatto ambientale, garantendo una produzione costante e di qualità”.
Dietro ogni evoluzione tecnologica si nasconde una rete di relazioni e sinergie strategiche. Nel caso dell’Azienda agricola Astuto, questa rete ha un nome preciso: OP Platinum, una delle organizzazioni di produttori più dinamiche e innovative del comparto orticolo siciliano. La collaborazione non si limita alla semplice aggregazione commerciale, ma rappresenta un sodalizio basato su valori condivisi: sostenibilità ambientale, sperimentazione continua e qualità certificata in ogni fase della filiera.
“Il percorso che portiamo avanti insieme alla OP Platinum si fonda su una visione condivisa”, racconta l’imprenditore ragusano. “Non a caso, la OP ha recentemente lanciato anche una nuova linea di sughi nickel-free, segno concreto di un impegno comune per rendere l’alimentazione più sicura, inclusiva e sostenibile. Crediamo che questa sinergia rappresenti un valore aggiunto per l’agricoltura siciliana: tradizione, innovazione e tecnologia al servizio della salute e del territorio”.
Fondi europei per modernizzare il comparto
La traiettoria di crescita dell’azienda è stata significativamente sostenuta dall’accesso ai fondi comunitari, risorse che hanno permesso di modernizzare le strutture serricole, potenziare gli impianti irrigui e introdurre sistemi digitali di monitoraggio delle colture. Non si tratta soltanto di un’evoluzione tecnologica fine a se stessa, ma di un autentico cambio di paradigma che punta a costruire un’agricoltura più competitiva sui mercati internazionali, maggiormente connessa con le esigenze dei consumatori e resiliente di fronte alle sfide climatiche.
“Grazie anche ai fondi comunitari abbiamo potuto fare un salto di qualità importante“, sottolinea Giovanni Astuto. “Serre moderne, impianti irrigui efficienti e infrastrutture digitali ci permettono oggi di lavorare con maggiore sostenibilità e competitività. Non è solo un investimento per la nostra azienda, ma un beneficio per l’intero tessuto agroalimentare di Ragusa, che ha nell’orticoltura un punto di forza riconosciuto a livello nazionale”.
Guardando alla prospettiva futura, l’azienda immagina un percorso di ulteriore apertura verso l’esterno e di condivisione delle conoscenze acquisite, nella convinzione che tecnologia e cultura agricola possano dialogare proficuamente per costruire nuovi modelli di sviluppo esportabili e replicabili anche in altri contesti territoriali.
Un modello da esportare oltre i confini regionali
“Immaginiamo la nostra azienda come un attore di riferimento nella filiera orticola”, conclude Astuto, “capace di connettere tradizione e modernità, di valorizzare il territorio e di costruire modelli replicabili anche oltre i confini regionali. L’agricoltura può crescere in modo sostenibile, generando valore economico e sociale: questa è la nostra sfida quotidiana”.
In questa visione imprenditoriale si riflette il volto nuovo dell’agricoltura siciliana contemporanea: un’agricoltura che innova senza recidere le proprie radici storiche, che guarda alla scienza senza dimenticare il rapporto ancestrale con la terra. Un modello dove l’etica produttiva incontra l’efficienza gestionale e il futuro conserva il profumo autentico di un ortaggio appena raccolto sotto il sole della Sicilia.
Azienda Agricola Astuto
Contrada Piombo, snc – 97100 Ragusa (RG)
Mobile:
+39 330 814 094
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