
Le “Vie del Rosmarino”: un viaggio nel cuore dei Nebrodi tra borghi, profumi e sogni condivisi
C’è un luogo dove i paesaggi si fondono con la storia, dove il vento porta con sé il profumo intenso del rosmarino e dove due piccoli borghi custodiscono un sogno comune: diventare una destinazione turistica capace di raccontarsi al mondo. Questo luogo è ai piedi delle Rocche del Crasto, nel cuore dei Nebrodi, e il sogno ha un nome – “Le Vie del Rosmarino”.
È qui che nasce la prima Destinazione di Management Organizzato (DMO) diffusa della regione, un progetto ambizioso che vuole trasformare le aree alte dei Nebrodi in un’esperienza immersiva e multisensoriale, grazie al sostegno del Ministero della Cultura e alla regia operativa della cooperativa Karasicilia. Ma questa non è solo una storia di strategie e finanziamenti: è una narrazione di identità, di comunità che si stringono attorno a un’idea, e di un territorio che decide di mettersi in gioco per valorizzare i propri tesori.
Un nome, un simbolo: quando il rosmarino racconta un territorio
“Le Vie del Rosmarino” non è solo un nome suggestivo, ma un invito a esplorare un mondo fatto di sensi, emozioni e ricordi. Il rosmarino, con il suo aroma pungente e le sue radici antiche, diventa metafora di un viaggio che parte dalle alture dei Nebrodi per arrivare dritto al cuore dei visitatori. È un omaggio alla natura selvaggia, alle rocche millenarie e ai paesaggi che sembrano dipinti da mani invisibili.
Ma c’è di più. Dietro questo nome si cela anche una visione: quella di un turismo costruito dal basso, attraverso reti concrete, strumenti digitali e collaborazioni che mettono insieme pubblico e privato. Un turismo che non si limita a mostrare i luoghi, ma li racconta con coerenza, restituendo loro l’identità che spesso resta nascosta agli occhi distratti dei passanti.
San Marco d’Alunzio e Alcara Li Fusi: due borghi, un’unica anima
Tutto inizia con due comuni capofila: San Marco d’Alunzio e Alcara Li Fusi. Due borghi diversi, ma uniti da un destino comune. San Marco d’Alunzio, con le sue chiese barocche e i suoi vicoli che sembrano raccontare storie di altri tempi, e Alcara Li Fusi, avvolta nella quiete delle sue colline e nei profumi della campagna.
Insieme, questi due centri hanno dato vita al primo modello di governance turistica del territorio, dimostrando che la collaborazione può superare le distanze e creare qualcosa di più grande. Non si tratta solo di promuovere un luogo, ma di costruire un sistema che connetta domanda e offerta, che faciliti la mobilità dolce, che valorizzi i prodotti tipici e che dia voce a chi vive e lavora in queste terre.
Uno scrigno di tesori in attesa di essere scoperto
I Nebrodi sono un tesoro nascosto, uno scrigno che custodisce natura, storia e cultura. Le Rocche del Crasto, con le loro forme scolpite dal tempo, dominano il paesaggio come sentinelle silenziose. I boschi secolari, le fonti cristalline e i borghi medievali completano un mosaico che attende solo di essere esplorato.
Ecco perché il progetto “Le Vie del Rosmarino” punta a trasformare questa bellezza diffusa in un sistema accogliente e integrato. Attraverso l’avvio di Welcome Center, la creazione di piattaforme digitali e la definizione di itinerari tematici, il territorio si prepara ad accogliere i visitatori con un’offerta turistica che va oltre il semplice “vedere”. Si tratta di vivere un’esperienza, di toccare con mano la storia, di assaporare i sapori autentici e di immergersi in una realtà che parla di tradizioni e innovazione.
Una sfida condivisa: dalla terra al digitale
Ma il cuore pulsante di “Le Vie del Rosmarino” non è solo nei luoghi, ma nelle persone che lo abitano. La DMO è un ponte tra il fisico e il digitale, tra le strade di paese e le piattaforme online. Grazie alla collaborazione con UMOV, sarà possibile muoversi in modo sostenibile, scoprendo angoli nascosti e percorsi inediti. E grazie alle campagne di crowdfunding territoriale, si potrà dare vita a progetti di arredo urbano e iniziative sociali che coinvolgano direttamente la comunità.
Il messaggio è chiaro: il futuro del turismo non è solo nei numeri, ma nelle storie che si riescono a raccontare. Storie di uomini e donne che lavorano ogni giorno per preservare la propria terra, di artigiani che tramandano mestieri antichi, di agricoltori che coltivano la biodiversità.
Un sogno che cammina sulle gambe della comunità
La sfida è ambiziosa, certo. Ma ciò che rende speciale “Le Vie del Rosmarino” è proprio la sua natura partecipata. Non è un progetto calato dall’alto, ma un’idea cresciuta dal basso, alimentata dalle voci di chi crede ancora nei propri luoghi.
E così, mentre il rosmarino continua a crescere spontaneo sui pendii dei Nebrodi, i borghi di San Marco d’Alunzio e Alcara Li Fusi guardano al futuro con fiducia. Perché se è vero che i paesaggi possono incantare, è altrettanto vero che sono le comunità a dare loro un’anima. E questa è una storia che vale la pena raccontare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA